Modalità Allenatore: Catania

Anno 2011/2012 | Squadra: Catania

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    Calcio Catania

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    Il Calcio Catania S.p.A., più semplicemente Catania, è la maggiore società calcistica della città di Catania, capoluogo dell'omonima provincia della Sicilia. Milita in Serie A.

    Fondata il 26 settembre 1946, la squadra fu promossa per la prima volta in Serie A nel 1954. Da allora ha disputato 15 campionati italiani di massima serie, ottenendo come migliore piazzamento l'ottavo posto negli anni 1961, 1964 e 1965.

    Disputa le partite interne nello stadio Angelo Massimino di Catania (20.266 posti).[1]

    Storia


    Dalla Pro Patria alla ACF Catania (1908-1946)
    La prima squadra di calcio della provincia di Catania venne fondata nel 1908 da Gaetano Ventimiglia col nome di Associazione Sportiva per l'Educazione Fisica Pro Patria.[2] Nel 1910 la denominazione sociale cambiò in Unione Sportiva Catanese. Negli anni venti si iniziò con i campionati ufficiali: nel 1920 la Catanese partecipò all'unica edizione della Coppa Federale Siciliana, nel 1927 al Campionato Catanese (vinto nel 1928-29).

    Nel 1929 arrivò la prima iscrizione in Seconda Divisione con il nome di Società Sportiva Catania,[3] poi cambiato nel 1936 in Associazione Fascista Calcio Catania. La S.S. Catania, oltre ad essere la prima società a portare il nome della città, fu anche la prima ad indossare i caratteristici colori rosso-azzurri ripresi dal gonfalone cittadino,[3] e per questi motivi può essere considerata la vera antesignana dell'attuale Calcio Catania. Fu inoltre la prima formazione a prendere parte ai campionati nazionali, e per essa venne inaugurato nel 1937 l'attuale stadio Angelo Massimino, recante inizialmente il nome di stadio "Cibali".[2] La prima partecipazione in Serie B è del 1934-35 e prima della seconda guerra mondiale saranno altre tre le partecipazioni alla cadetteria.[2] Calciatori di rilievo di questo periodo furono i campioni del mondo Amedeo Biavati e Attilio Ferraris IV, ed il bomber Nicolò Nicolosi, autore di ben 59 reti in campionato con la maglia rossazzurra. Con la guerra, nel 1943 l'attività venne sospesa. Nel 1945, al momento della ripresa dei campionati nazionali, venne offerta alla società l'affiliazione al campionato di Serie B, ma a causa di un debito di poche centinaia di migliaia di lire si arrivò allo scioglimento.[2] Tuttavia nel neo Catania 1946, oltre al cofondatore Angelo Vasta e agli ex presidenti della S.S. Catania Vespasiano Trigona, Bartolo Ferreri e Ottavio Teghini, ritroveremo non pochi giocatori del precedente sodalizio quali Gianni Mineo, Umberto Marcoccio, Nicolò Nicolosi, Nunzio Scuderi, Ivo Tesi, Armando Perrone, Gaspare Fardella e Carmelo Di Bella, in aggiunta a Giovanni Degni e Ignazio Marcoccio, rispettivamente allenatore e dirigente delle giovanili della S.S. Catania, a testimonianza della continuità storica tra le due società.
    La prima promozione in A
    Lo scioglimento dell'A.C. Catania portò ad un brusco salto all'indietro l'intero calcio catanese, essendosi tornati ai provinciali derby cittadini tra la Virtus e la Catanese. Dopo il non esaltante risultato ottenuto nel campionato del 1945-1946 cui erano state iscritte (rispettivamente ottava e penultima) i tifosi catanesi richiedettero a gran voce il ritorno di un'unica compagine che li rappresentasse. Così nel 1946, dalla fusione delle due squadre etnee nacque un'unica società con il nome di Club Calcio Catania, sotto la presidenza di Santi Manganaro-Passanisi.[2] Dopo tre anni in Serie C, arrivò la promozione in B al termine del campionato 1948-49. In questa stagione infatti, nonostante la sconfitta nello spareggio finale contro l'Avellino, un caso di illecito sportivo penalizzò la squadra irpina spalancando le porte della Serie B alla società rossazzurra.[2]

    Nella stagione 1952-1953 il Catania sfiorò la promozione. I siciliani conclusero il campionato al terzo posto, due punti sotto il Legnano secondo in classifica, ma la Lega decise di ribaltare il risultato della partita Padova-Catania 1-0, poiché durante l'incontro il guardalinee fu colpito da una bottiglietta lanciata dal pubblico, anche se il match era proseguito regolarmente. Tuttavia la CAF ribaltò un'altra volta il risultato, prima che il Consiglio Federale assegnasse definitivamente la vittoria al Catania. Il Catania raggiunse così il Legnano al secondo posto. Il 28 luglio 1953 le due squadre si affrontarono a Firenze nello spareggio valevole per la promozione in Serie A, vinto dal Legnano a sorpresa (i giocatori erano già andati in ferie) per 4-1.[4] Il raggiungimento della massima serie venne però rimandato di una sola stagione: nel 1953-1954 la squadra venne promossa per la prima volta in Serie A, avendo vinto il campionato grazie anche al contributo di giocatori come Mario Bassetti, Michele Manenti, Enzo Bearzot (futuro commissario tecnico della Nazionale) e del portiere Antonio Seveso.[2]

    Nel suo primo campionato di A il Catania, dopo essersi rafforzato con l'arrivo del centrocampista danese Karl Aage Hansen, ottenne un buon 12º posto, ma a causa di un controverso caso d'illecito sportivo venne retrocesso in Serie B.[2] Seguirono dei campionati di B interlocutori; di rilievo solo la stagione 1956-57, in cui il Catania sfiorò la promozione perdendola solo all'ultima giornata a causa di una sconfitta contro il Modena.[2] Nel 1959-60 arriva il ritorno in A dopo aver conseguito il terzo posto.[2] L'allenatore Carmelo Di Bella conduce alla promozione una squadra che ha nel duo di centrocampo Alvaro Biagini-Amilcare Ferretti e nella mezzala Adelmo Prenna i suoi maggiori punti di forza.

    Gli anni d'oro
    Tra il 1960 e il 1966 il Catania disputò sei stagioni consecutive nella massima serie, ottenendo per tre volte l'ottavo posto.[2] Nel 1960-1961 il Catania neopromosso chiuse addirittura al secondo posto il girone d'andata[2] e vi rimase fino alla terza giornata di ritorno, quando batté per 4-3 il Milan di Giuseppe Viani; il Catania chiuse il suo campionato all'ottavo posto. La permanenza in Serie A si protrarrà per altre cinque stagioni, nelle quali il Catania si contaddistingue per alcune vittorie di assoluto prestigio, come quelle sulla Juventus per 2-0 nel 1961-1962 e per 1-0 a Torino l'anno dopo, o quella sull'Inter di Helenio Herrera nel 1960-1961, che fece coniare a Sandro Ciotti la famosa espressione "Clamoroso al Cibali". In questi "anni d'oro" diversi giocatori fecero le loro fortune e quelle del Catania, tra cui il portiere Vavassori, che fu scaricato dalla Juventus dopo la sconfitta in amichevole della Nazionale a Roma contro l'Inghilterra il 24 maggio del 1961.[2] Da citare pure il mediano Amilcare Ferretti, l'ala Giancarlo Danova, i centrocampisti Horst Szymaniak e Cinesinho e l'attaccante Salvador Calvanese. In questo periodo si possono vantare anche tre partecipazioni alla Coppa delle Alpi italo-svizzera negli anni 1960, 1964 (dove perde la finale contro il Genoa) e 1966, e due alla Coppa dell'Amicizia italo-francese, nel 1962 e nel 1963. Nel 1965-1966 invece, il Catania, nonostante alcuni exploit come la vittoria sull'Inter che la stagione precedente aveva vinto scudetto, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale, arrivò penultimo e tornò in Serie B.[2] La cessione dovuta a problemi finanziari di due giocatori basilari come Giancarlo Danova e Cinesinho aveva irrimediabilmente indebolito la squadra.

    Gli anni in Serie A (2006-oggi)
    Dopo la promozione in Serie A, l'amministratore delegato Pietro Lo Monaco rinforzò la squadra, ingaggiando gli italiani Lorenzo Stovini,[17] Giuseppe Colucci[18] e Giorgio Corona,[19] i sudamericani Mariano Julio Izco[20] e Juan Manuel Vargas,[21] il giapponese Takayuki Morimoto[22] e il ghanese Mark Edusei,[23] ma fu anche costretto a cedere il numero 10 Roberto De Zerbi al Napoli.[24]

    La stagione 2006-07 inizia bene escludendo il 7-0 con la Roma: il Catania vince molte partite e riesce a chiudere il girone di andata con 29 punti, al quarto posto. Vista la più che ottima posizione, la società decide di non rinforzare la rosa, comprando solo l'allora semisconosciuto Marco Biagianti dalla Pro Vasto, allora militante in Serie C2.[25] Alla terza giornata di ritorno, il 2 febbraio, il Catania affronta il Palermo e, alla fine della partita, all'esterno dello stadio iniziano degli scontri tra alcune persone a volto coperto e la polizia, che causano la morte dell'ispettore di polizia Filippo Raciti.[26] A seguito di tali scontri, dopo una breve sospensione del campionato, il Calcio Catania viene punito con l'obbligo di giocare le partite casalinghe a porte chiuse ed in campo neutro.[27] Inizia un periodo nero per la squadra che la porta, all'ultima giornata, ad avere totalizzato solo 9 punti in tutto il girone di ritorno. L'ultima giornata, il 27 maggio sul campo neutro di Bologna, il Catania affronta il Chievo in uno scontro diretto e, vincendo per 2-0, condanna i clivensi alla retrocessione in Serie B (le reti sono siglate da Fausto Rossini e Mauro Minelli) e conquista la salvezza, a 42 anni di distanza dall'ultima.[28] Al termine della stagione il tecnico Marino lascia la panchina del Catania per andare ad allenare l'Udinese:[29] prende il suo posto Silvio Baldini.[30]
    La semifinale di Coppa Italia e le stagioni di Zenga

    Nell'estate 2007 la società decide di rivoluzionare la rosa. Al posto del portiere Armando Pantanelli[31] viene acquistato l'ex Real Madrid Albano Bizzarri;[32] in difesa, al posto di Gianluca Falsini,[33] viene acquistato l'esperto Christian Terlizzi,[34] mentre in attacco Giorgio Corona[35] viene sostituito dall'uruguagio Jorge Andrés Martínez.[36] Ma il vero buco da colmare è a centrocampo, quando la bandiera Fabio Caserta si accasa ai rivali del Palermo, divenendo un traditore per i tifosi.[37] Al suo posto il Catania compra Giacomo Tedesco e Cristian Llama.[38]

    Nella stagione 2007-08, il girone d'andata si svolge discretamente bene per i rossazzurri, che chiudono all'undicesimo posto con 22 punti, +6 dalla zona retrocessione; contemporaneamente, eliminando Triestina, Milan ed Udinese, il Catania conquista la sua prima semifinale di Coppa Italia.[39] Nel mercato di gennaio, il Catania compra altri due difensori, Matías Silvestre e Pablo Sebastián Álvarez.[40] Tuttavia, nel girone di ritorno, la squadra subisce un forte calo di rendimento, con una serie di sconfitte in trasferta e la difficoltà a fare punti anche nelle gare casalinghe. Il 1º aprile, dopo la sconfitta in casa con il Torino, diretta concorrente per la salvezza, Baldini lascia la panchina catanese, d'accordo con la dirigenza;[41] a prendere il suo posto è Walter Zenga.[41] Il nuovo tecnico esordisce nel migliore dei modi con un secco 3-0 contro il Napoli,[42] ma si salva solo all'ultima giornata pareggiando in casa contro la Roma, nel doppio confronto a distanza scudetto-retrocessione Parma-Inter, con lo scudetto vinto da questi ultimi e la retrocessione dei parmigiani.[43]

    Nel 2008-2009 viene riconfermato Walter Zenga.[44] La società si fa notare molto nel mercato estivo poiché acquista, sfruttando il buon incasso derivante dalla cessione di Vargas,[2] il mediano Ezequiel Carboni dal Red Bull Salzburg, l'interno destro Pablo Ledesma (che con il Boca Juniors ha vinto 1 campionato argentino, 2 Coppe Libertadores, 1 Coppa Sudamericana e 1 Coppa Intercontinentale) e il trequartista rumeno Nicolae Dică,[45] nominato nel 2005-2006 terzo miglior giocatore della Champions League dietro a giocatori del calibro di Kakà e Cristiano Ronaldo.[46] Inoltre il Catania prende in prestito secco l'Under-21 Michele Paolucci dall'Udinese,[47] mentre dall'Argentina ritorna dal prestito Cristian Llama.[48]

    La nuova stagione inizia molto bene, arrivando a toccare il primo posto in classifica per qualche ora alla 7ª giornata, con 14 punti. I risultati arrivano quasi sempre in casa, al Massimino, e non mancano risultati di prestigio, ad esempio nel derby siciliano contro il Palermo (2-0) e contro la Roma (3-2); rilevante anche la vittoria conquistata contro il Torino alla 12ª giornata per 3-2, che rappresenta la centesima vittoria del Catania in Serie A.[49] Fuori casa, invece, continuano le difficoltà già intraviste la scorsa stagione, tanto che alla fine del girone d'andata il Catania riesce a collezionare solamente 3 punti in trasferta. Tuttavia, grazie ai 22 punti raccolti in casa, il Catania al giro di boa si trova all'undicesimo posto a 25 punti, +10 dalla zona retrocessione. Nel mercato di gennaio si interviene nelle fasce difensive: vengono ceduti Gennaro Sardo e Rocco Sabato e arrivano in prestito con diritto di riscatto Ciro Capuano dal Palermo e l'ex Under-21 Alessandro Potenza dal Genoa (in comproprietà).[50][51][52]

    Nel girone di ritorno, dopo aver inizialmente attraversato il momento peggiore del campionato (2 punti in 6 partite tra gennaio e febbraio ed eliminazione in Coppa Italia ad opera della Juventus), il Catania si allontana definitivamente dalla zona retrocessione con due vittorie consecutive contro Reggina e Palermo, con quest'ultima che, conseguita al Barbera di Palermo con il risultato storico di 0-4, permise al Catania di ritrovare la vittoria in trasferta dopo 33 turni e stabilire il record di gol di scarto realizzati in una partita fuori casa.[53] A questi numeri si aggiunge il capolavoro di Giuseppe Mascara, che con un pallonetto scagliato da centrocampo realizza uno dei gol più belli della stagione 2008-2009 ed entra di diritto nel ristretto novero di calciatori che sono riusciti in questo capolavoro balistico.[53] La salvezza matematica arriva alla 35ª giornata con tre turni d'anticipo, nonostante la sconfitta casalinga contro la Fiorentina.[54] La domenica successiva, battendo il Napoli in casa, il Catania festeggia un altro record, quello dei punti conquistati in Serie A (43) da quando la vittoria è premiata con tre punti, superando il precedente record di 41 punti della stagione 2006-2007.[55] A termine di questa gara il tecnico Walter Zenga annuncia l'addio alla società;[56] al suo posto viene ingaggiato Gianluca Atzori.[57]

    La stagione è da ricordare anche per la convocazione in Nazionale di Giuseppe Mascara e Marco Biagianti. Il commissario tecnico Marcello Lippi li ha chiamati per l'amichevole contro la Nazionale nordirlandese del 6 giugno 2009.[58] Mascara ha esordito dal primo minuto nel tridente con Giuseppe Rossi e Giampaolo Pazzini ed è uscito alla fine del primo tempo; Biagianti è rimasto in panchina.[59]

    Da segnalare inoltre gli esordi dei giovani della primavera Vito Falconieri, Andrea D'Amico e soprattutto di Fabio Sciacca, convocato successivamente dall'Italia Under-20 per i XVI Giochi del Mediterraneo.[60] L'intento da parte della società di investire sul settore giovanile dipende anche dall'avvio dei lavori di costruzione di un Centro Sportivo di prim'ordine.[61]
    Il record di punti in Serie A

    La stagione 2009-2010 comincia con tre amichevoli contro il Besiktas (1-1),[62] il Ceahlaul (6-1)[63] e l'Utrecht (0-0).[64]

    Durante la sessione estiva di mercato arrivano molti argentini: il fantasista Adrián Ricchiuti dal Rimini, il portiere della Nazionale Argentina Mariano Andujar,[65] vincitore della Copa Libertadores 2009 con l'Estudiantes, Nicolás Spolli, difensore del Newell's,[66] e Pablo Barrientos, fantasista del San Lorenzo di proprietà del FK Mosca.[67] Dal mercato italiano invece arrivano Giuseppe Bellusci dall'Ascoli,[68] Błażej Augustyn, di proprietà del Legia Varsavia in prestito al Rimini,[69] Gennaro Delvecchio, che dalla Sampdoria ritorna a Catania dopo 5 anni,[70] il centrocampista Federico Moretti[71] e il portiere Andrea Campagnolo,[72] entrambi a parametro zero. Sul fronte cessioni sono da registrare gli addii di Davide Baiocco,[73] Gionatha Spinesi,[74] Cristian Silvestri,[75] Lorenzo Stovini[76] e Albano Bizzarri.[77] Inoltre la società trova l'accordo con il Genoa per il rinnovo della comproprietà di Alessandro Potenza[78] e riscatta interamente il cartellino di Ciro Capuano dal Palermo.[79]

    Il 2 agosto 2009 il Catania affronta in casa il Cagliari e la Fiorentina in Dahlia Cup, riuscendo a vincere il primo trofeo organizzato dall'emittente Dahlia TV.[80]

    L'ultimo giorno di mercato, il Catania piazza gli ultimi due colpi, acquistando Simone Pesce dall'Ascoli[81] e Giovanni Marchese dal Chievo.[82] Nell'operazione Marchese rientra al Chievo Gennaro Sardo, ceduto nuovamente in prestito con diritto di riscatto.[82]

    Il campionato inizia però male: alla 15ª giornata il Catania ha raccolto solo 9 punti (1 vittoria, 6 pareggi, 8 sconfitte), trovandosi all'ultimo posto insieme al Siena; il tecnico Atzori viene così esonerato e al suo posto viene ingaggiato il serbo Siniša Mihajlović.[83] Il 20 dicembre 2009, alla 17ª giornata del girone di andata, il Catania, benché ultimo in classifica, vince a Torino contro la Juventus per 2-1, grazie ai gol di Jorge Andrés Martínez al 23° su rigore e Mariano Izco al 42° del secondo tempo. Non accadeva da 46 anni e cioè dal 7 aprile 1963 che il Catania vincesse in campionato sul terreno della Juventus.[84]

    Nella sessione invernale di calciomercato la società, in piena zona retrocessione, acquista l'attaccante argentino Maxi López.[85] Con l'allenatore serbo in panchina il Catania cambia marcia, e dopo la vittoria sulla Juventus, conquista 16 punti in 10 partite, distanziandosi di 5 punti dalla zona retrocessione. Il 12 marzo 2010, sconfigge in casa l'Inter capolista per 3-1, interrompendo un'assenza di successi che vedeva i rossazzurri senza vittorie sui nerazzurri da 44 anni.[86] Il turno casalingo successivo vede la squadra rossazzurra impegnata nello scontro contro la Fiorentina: il risultato finale sarà 1-0 (rete di Giuseppe Mascara al 2º minuto). Il Catania non batteva la Fiorentina da ben 46 anni (dal 3 maggio 1964)[87] e Giuseppe Mascara diventa il miglior bomber della storia del Catania in Serie A, superando Adelmo Prenna.[88] Due giornate dopo, il 3 aprile, il Catania si aggiudica il derby di Sicilia di ritorno contro il Palermo grazie alla doppietta del neo acquisto Maxi López.[89] Proprio Maxi López finisce la sua straordinaria stagione segnando 11 gol nonostante sia arrivato nel campionato italiano solo a gennaio.

    Il Catania chiude il campionato al 13º posto con 45 punti, cifra che rappresenta il nuovo record di punti in Serie A dei siciliani, superando di due punti quello dell'anno precedente.[90]
    L'addio di Mascara e il nuovo record di punti

    La stagione inizia con Marco Giampaolo come allenatore, che firma un contratto biennale insieme al suo staff composto dal secondo Fabio Micarelli, il preparatore atletico professor Roberto Peressutti, il preparatore dei portieri Emilio Tuccella ed il collaboratore tecnico Lorenzo Rubinacci.[91] La rosa si contraddistingue per l'alto numero di argentini, ben 12.[92]

    La squadra termina il girone d'andata a 21 punti, +3 dalla zona retrocessione. Il 19 gennaio 2011 il Catania e Giampaolo risolvono il rapporto contrattuale[93] e contestualmente viene nominato Diego Simeone quale nuovo allenatore della squadra etnea.[94] Nello stesso giorno gli etnei svolgono il loro primo allenamento nel nuovo centro sportivo della società, chiamato Torre del Grifo Village, [95] inaugurato il 18 maggio.[96]

    Durante la sessione invernale di calciomercato vengono ceduti Pablo Barrientos,[97] Gennaro Delvecchio,[98] Mirko Antenucci[99] e soprattutto Giuseppe Mascara,[100] capitano nonché calciatore che con la maglia del Catania ha realizzato più gol in partite di campionato (58) e in Serie A (31).[101] Vengono altesì acquistati Francesco Lodi dal Frosinone,[102] Ezequiel Schelotto dall'Atalanta[103] e Gonzalo Bergessio dal Saint-Étienne.[104]

    L'esordio di Simeone non è dei migliori: i rossazzurri ottengono solo un punto nelle prime quattro partite. La prima vittoria del nuovo tecnico arriva alla quinta, nel match casalingo con il Lecce, con gol di Matías Silvestre e doppietta su punizione di Francesco Lodi, che capovolge il risultato.[105] In 8 partite, il Catania conquista 11 punti (importante il successo nel derby di Sicilia al Massimino contro il Palermo, conclusosi con un secco 4-0,[106] e il pareggio in extratime con la Juventus[107]). Dopo la vittoria sul Cagliari per 2-0,[108] il Catania conquista la salvezza l'8 maggio, ottenendo la prima vittoria stagionale in trasferta sul campo del Brescia, che retrocede in Serie B.[109][110] Il 15 maggio, alla penultima giornata, con la vittoria all'ultimo minuto contro la Roma il Catania raggiunge l'undicesimo posto a quota 46 punti, stabilendo il suo nuovo record di punti in Serie A battendo quello di Siniša Mihajlović (45) della stagione precedente e quello di Walter Zenga (43) di due stagioni fa.[111]

    Il 1º giugno viene comunicata la risoluzione consensuale del contratto con il tecnico Simeone ed il suo staff.[112]

    L'arrivo di Montella

    Il 9 giugno 2011 viene ufficializzato l'arrivo di Vincenzo Montella in qualità di allenatore, che con la squadra etnea firma un contratto biennale.[113]



    Rosa attuale
    Dati aggiornati al 1 Settembre 2011


    N.
    RuoloGiocatore
    1Bandiera della SlovacchiaPTomáš Košický
    2Bandiera dell'ItaliaDAlessandro Potenza
    3Bandiera dell'ArgentinaDNicolás Spolli
    4Bandiera dell'ArgentinaCSergio Bernardo Almiron
    5Bandiera dell'ArgentinaCMario Paglialunga
    6Bandiera dell'ItaliaDNicola Legrottaglie
    7Bandiera dell'ItaliaADavide Lanzafame
    8Bandiera dell'ArgentinaCPablo Ledesma
    9Bandiera dell'HondurasADavid Suazo
    10Bandiera dell'ItaliaCFrancesco Lodi
    11Bandiera dell'ArgentinaAMaxi López
    12Bandiera dell'ItaliaDGiovanni Marchese
    13Bandiera dell'ArgentinaCMariano Julio Izco
    14Bandiera dell'ItaliaDGiuseppe Bellusci
    15Bandiera della SpagnaAKeko

    N.
    RuoloGiocatore600px Azzurro e Rosso (Strisce).png
    16Bandiera dell'ArgentinaCCristian Llama
    17Bandiera dell'ArgentinaCAlejandro Darío Gómez
    18Bandiera dell'ArgentinaAGonzalo Bergessio
    19Bandiera dell'ArgentinaCAdrián Ricchiuti
    20Bandiera dell'ItaliaCFabio Sciacca
    21Bandiera dell'ArgentinaPMariano Andújar
    22Bandiera dell'ArgentinaDPablo Sebastián Álvarez
    24Bandiera dell'ItaliaCGennaro Delvecchio
    27Bandiera dell'ItaliaCMarco Biagianti (capitano)
    28Bandiera dell'ArgentinaCPablo Barrientos
    29Bandiera dell'ItaliaPPietro Terracciano
    30Bandiera dell'ItaliaPAndrea Campagnolo
    32Bandiera dell'ItaliaAAndrea Catellani
    33Bandiera dell'ItaliaDCiro Capuano (vice capitano)
    34Bandiera dell'ItaliaAAlfredo Donnarumma





    Edited by • Cristian_<< - 14/10/2011, 13:35
     
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  2. Andres Iniesta
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    Eccolo :Look:
     
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  3. ~Gabbro
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    Ti seguo
     
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  4. G i a n l u™
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    Ti segucio
     
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  5. ~el kun aguero 10™¹
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    Io ti pitbull :asd:
     
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  6. • Cristian_<<
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    - Acquisti
    Stephan El Shaarawy Prestito
    Cristian Brocchi 100.000 €
    Christian Bermudez 4.000.000 €
    Marvell Wynne 400.000 €
    Alessandro Nesta 4.500.000 €
    Joel Obi Prestito

    Lol, Brocchi non so nemmeno perchè l'ho preso, magari per la CI :Look:
     
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  7. G i a n l u™
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    Buoni acquisti, Brocchi può sempre tornare utile, al Catania uno che corre sempre a centrocampo serve, in mezzo a tanti registi :Look:
    Wynne non lo conosco
     
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  8. • Cristian_<<
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    E' un dif velocissimo, ha 67 ma mi difende meglio lui che Nesta lol
     
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  9. ~Gabbro
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    Buon mercato soprattutto con El Shaarawy e Nesta
     
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  10. • Cristian_<<
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    Ecco le partite che avevo già fatto:
    1a Giornata: Parma - Catania 2-3
    2a Giornata: Catania - Siena 4-3
    3a Giornata: Catania - Cesena 3-1
    4a Giornata: Genoa - Catania 0-1
    5a Giornata: Catania - Juventus 3-4
    6a Giornata: Novara - Catania 4-4
    7a Giornata: Catania - Inter 1-3
    8a Giornata: Fiorentina - Catania 1-1
    9a Giornata: Lazio - Catania 5-4
    10a Giornata: Catania - Napoli 2-0
    11a Giornata: Milan - Catania 3-0
    12a Giornata: Catania - Chievo 3-3
    13a Giornata: Lecce - Catania 1-1

    La Classifica
    1. Juventus 33
    2. Inter 30
    3. Milan 28
    4. Roma 24
    5. Napoli 23
    6. Genoa 20
    7. Palermo 19
    8. Lazio 19
    9. Catania 19
     
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  11. ~Gabbro
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    Hai iniziato bene poi sei calato comunque hai la possibilità di qualificarti per l' europa league.
     
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10 replies since 12/10/2011, 09:54   83 views
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