Copenaghen 2011, Sagan tentenna su una possibile vittoria

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  1. endo765
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    Copenaghen 2011, Sagan tentenna su una possibile vittoria

    Sarà pretattica quella di Peter Sagan? Forse sì, lo slovacco è senza dubbio uno dei favoriti sul un percorso mondiale di Copenaghen, ma lui stesso vede molto difficile la gara di domenica. Certamente il giovane ciclista della Liquigas-Cannondale dovrà ritrovarsi ad affrontare distanze abbastanza proibitive, oltre a scontrarsi con i più grandi velocisti del mondo, inoltra dovrà correre praticamente solo contro tutti potendo contare su appena due gregari. Se non è il favorito numero uno è sicuramente colpa di questi "dettagli", ma lui ha saputo più volte dimostrare come nel ciclismo non esistano obiettivi impossibili.

    “Nelle corse di un giorno non sono ammessi errori o giornate storte”, afferma Sagan. “Molte volte chi viene dato per favorito non riesce ad esprimersi come vorrebbe e talvolta le situazioni di corsa riservano grandi sorprese. Essere indicato da molti come possibile protagonista è un grande piacere ma in mia coscienza so che domenica sarà una sfida molto difficile. Mi troverò a lottare con tutti i migliori corridori di cui molti, come me, in grado di sfruttare il percorso nel migliore dei modi. Credo che offriremo uno spettacolo bellissimo: non vedo l’ora di potermi cimentare”.

    La tattica di gara sarà influenzata secondo Sagan da due componenti principali, la squadra e le condizioni climatiche. “Sono riuscito a concretizzare molte occasioni – continua il corridore della Liquigas-Cannondale – e, grazie alla squadra, mi sono trovato anche nelle condizioni di poterlo fare. Quando sei supportato e la forma è al top, tutto è più semplice. Domenica alcuni miei avversari avranno una squadra a disposizione, noi della Slovacchia purtroppo siamo solo in tre. Dovrò un po’ arrangiarmi ma, soprattutto, mantenere la concentrazione alta per cogliere le occasioni. In tanti parlano infatti di un arrivo in volata ma io non lo darei per sicuro. Ci sono tante variabili che possono influire, dalle condizioni climatiche ai possibili attacchi dei finisseur. Non bisogna farsi trovare impreparati: vincerà chi ha più gamba e più testa”.

    Un ultimo commento sul percorso, che con quello strappo finale di 500 si addice molto ad una delle sue stoccate vincenti. “Sì, lo posso considerare adatto alle mie caratteristiche, ma non voglio pensarci troppo: non voglio crearmi aspettative. Il mio obiettivo è capirne i segreti e studiarne il finale. Lo stesso discorso vale per gli avversari: la pattuglia è folta e assortita, bisognerebbe avere mille occhi per controllarli tutti. Aldilà di percorsi e concorrenti, per me domenica conteranno le sensazioni personali: su quelle si basano i miei sogni per un grande mondiale”.

    spaziociclismo.it
     
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