Astana, Vinokourov pronto a correre anche nel 2012

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    Astana, Vinokourov pronto a correre anche nel 2012

    Alexandre Vinokourov è tornato da poco ad allenarsi per partecipare al Giro di Lombardia, ovvero quella che sarebbe stata l'ultima gara della sua intensa carriera, che già si rincorrono voci su una eventuale rinuncia a ritirarsi al termine della stagione. Vino, rimasto vittima di un infortunio nella nona tappa del Tour de France che gli è costato la frattura del femore, aveva annunciato il suo ritiro al termine di questa stagione, indipendentemente da una sua eventuale partecipazione al Lombardia. Ieri però, in una intervista al giornale francese l'Equipe, il kazako ha rivolto alcune pesanti accuse alla dirigenza dell'Astana colpevole, a suo dire, di “danneggiare il bene del team stesso”. Alcune persone, sempre secondo Vinokourov, “pensano che per dirigere una squadra World Tour basti avere una laurea o degli attestati, ma in realtà non hanno capito nulla”.

    Una dimostrazione dei problemi dirigenziali della squadra è data dall'inserimento di Andrey Kashechkin nel roster del team come capitano alla Vuelta a Espana, dopo una stagione in cui l'ex Lampre - ISD non aveva praticamente disputato alcun evento, con la speranza dei vertici dell'Astana di una prestazione positiva; operazione poi rivelatasi un fallimento vista la perfomance disastrosa del kazako, incapace di cogliere anche un solo piazzamento nella top20 di una tappa. Questo per Vino ha un significato molto chiaro: pochi punti World Tour conquistati significano la perdita della licenza e la retrocessione tra i team Continental Pro. Se a questo aggiungiamo che per il prossimo anno l'Astana non ha ancora ingaggiato un vero e proprio capitano che possa garantire piazzamenti nei grandi eventi, e che il ritiro di Vino significherebbe la perdita di almeno la metà dei punti World Tour, la decisione del campione kazako appare ampiamente motivata.

    Vinokourov, che ha creato personalmente il team Astana nel 2006 con il sostegno del governo del Kazakistan, ha quindi dichiarato di voler solo “salvare il team Astana: io sono un combattente, penso di averlo dimostrato molte volte, ho un posto assicurato nella dirigenza della squadra, ma con il nuovo sistema di punteggi voluto dall'UCI noi saremmo molto penalizzati da un mio eventuale ritiro, e questo non è stato compreso da tutti i vertici del mio team. Senza contare che da luglio, ovvero subito dopo il ritiro dal Tour, ho capito molte cose: solo i veri amici mi sono rimasti vicino, ma anche se sono stato trattato molto male dal mio nuovo manager, che non si è neanche informato sulle mie condizioni dopo l'infortunio, voglio fare lo stesso qualcosa per la squadra del mio paese. E' per questo che sono deciso a non ritirarmi a fine stagione”.

    E noi, appassionati di ciclismo, non possiamo che augurare a Vinokourov una nuova resurrezione per dimostrare di nuovo tutto il suo talento.

    spaziociclismo.it
     
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