Zeman, attacco al Torino: "Trattamento di favore"

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  1. Andres Iniesta
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    «Perchè la Nazionale ha risparmiato Ogbonna? Intervenga la Figc»

    Critica gli arbitri, agita la teoria dei poteri forti e chiede l'intervento della Figc per equilibrare le cose. È uno Zdenek Zeman diverso e quasi inedito quello che ieri ha deciso di tirare da Pescara due siluri alla serie B e gettare sospetti su Torino e Sampdoria. Per molti tifosi granata Zeman è sempre stato un totem del calcio spettacolo, un fustigatore dei mali del calcio ed anche un allenatore spesso invocato per la panchina granata (fu vicinissimo ad allenare il Torino nell'estate 2005 e valutato anche quest'anno prima di prendere Ventura). Da ieri, però, il clima rischia di cambiare dopo la sua sparata sulle società «furbette». «Dico da tempo - si è sfogato ieri il boemo - che gli impegni delle varie nazionali non dovrebbero coincidere con quelli delle squadre di club. Noi abbiamo sempre risposto con i nostri giocatori alle convocazioni, altre società probabilmente no. Per esempio Ogbonna del Torino e Palombo della Sampdoria non sono andati in Nazionale. Questo non va bene: la Figc dovrebbe vigilare e intervenire».

    Più che uno sgambetto, quella di Zeman è un'entrata a gamba tesa considerando che la serie B è appena iniziata, la regola delle partite rinviate in caso di multi convocazione è sparita da tempo e gratuitamente vengono tirate in ballo due aspiranti alla promozione. Che a loro volta preferiscono non commentare ufficialmente le esternazioni, anche se fanno fatica a nascondere la sorpresa e la gratuità dell'intervento. Perché Ogbonna e Palombo non sono stati chiamati dall'Italia di Prandelli su scelta del ct e non su pressione delle società, mentre il Toro ha perso per due partite il titolare Glik (chiamato dalla Polonia) e la Samp ha dovuto rinunciare a quattro nazionali (il portiere Romero e i difensori Laczko, Koman e Padalino). Il Pescara, invece, ha concesso all'Under 21 azzurra due giocatori: Pinsoglio e Capuano.

    Per aprire la prima polemica stagionale è dunque servita un'uscita fuori luogo di Zeman e non è un caso che siano stati citati i due punti di riferimento di Toro e Samp, perché queste due squadre sono rivali dell'ambizioso Pescara che proprio domenica ha perso il primato a Modena dopo una sconfitta rocambolesca con due espulsi nelle file degli abruzzesi. «Ci sono direttori di gara non all'altezza - è il secondo attacco - e a Modena ci sono state sviste che hanno influito sul risultato. Gli arbitri possono sbagliare, così come i giocatori, ma quando gli errori sono solo da una parte, il discorso cambia».

    Ed anche la musica di chi vuole alzare i toni per difendere i propri interessi. Non proprio un atteggiamento alla Zeman, anche se già nella scorsa stagione aveva stupito tutti: prima con il ritorno ad allenare in Italia dopo 4 anni e poi al momento del suo addio. Dopo aver fallito l'obiettivo promozione, senza andare neanche ai playoff della Lega Pro, il boemo si era giustificato per aver patito «troppi torti arbitrali: non me la sento di continuare». Una frase poi corretta pochi giorni dopo con un comunicato personale: «È impensabile pensare di poter continuare a lavorare quando si capisce che il proprio obiettivo non coincide con quello del patron». Retromarcia e una nuova avventura con il ritorno in B. In teoria un valore aggiunto per il campionato, in verità una mina vagante capace di esplodere in ogni situazione. Anche a sproposito.
     
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0 replies since 7/9/2011, 10:48   33 views
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