Lazio Official Topic

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  1. Christian™
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    Qui le notizie più importanti
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    Formazione:
    Marchetti
    Konko Biava Dias Radu
    Matuzalem Ledesma Mauri
    Hernanes
    Cissè Klose


    Acquisti/Cessioni 2011-2012:
    Acquisti:
    Klose, a (Bayern Monaco)
    Lulic, d (Young Boys)
    Mendicino, c (Ascoli)
    Cavanda, d (Torino, fp)
    Konko, c (Genoa)
    Marchetti, p (Lazio)
    Carrizo, p (River Plate, fp)
    Cana, c (Galatasaray)
    Stankevicius, d (Sampdoria)
    Cissé, a (Panathinaikos)

    Cessioni:
    Meghni, c (fine contratto)
    Lichtsteiner, d (Juventus)
    Del Nero, c (fine contratto)
    Manfredini, c (fine contratto)
    Berni, p (fine contratto)
    Bonetto, d (fine contratto)
    Muslera, p (Galatasaray)



    Edited by G i a n l u™ - 15/8/2011, 00:52
     
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  2. The Undertaker
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    Lazio, Carrizo all'Ajax la prossima settimana


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    C'è una linea particolare che collega Roma ad Amsterdam, e riguarda i portieri. Da una parte la Roma ha acquisito dall'Ajax Stekelenburg, dall'altra i lancieri potrebbero sostituire l'estremo difensore con Juan Pablo Carrizo (27), attualmente in forza alla Lazio. Secondo le ultime indiscrezioni, raccolte da itasportpress.it, i contatti fra le due dirigenze si sarebbero intensificati, e l'Ajax potrebbe concludere la trattativa già nei prossimi giorni, sulla base di un milione e mezzo di euro.

     
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  3. The Undertaker
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    Lazio, in arrivo l'agente di Zarate


    Come evidenzia La Gazzetta dello Sport, è previsto per venerdi prossimo l'arrivo a Roma di Sergio Zarate, fratello ed agente di Mauro, attaccante della Lazio, con la speranza che quest'ultimo, la sera precedente, non sia impiegato nemmeno per un minuto nella sfida di Europa League contro il Rabotnicki. I 20 milioni che il presidente Lotito chiede per l'Argentino ne limitano già le possibilità di partenza, ma se il giocatore non potesse essere impiegato da altri club nelle coppe europee, la sua situazione si farebbe ancora più complicata.
     
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  4. The Undertaker
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    Matuzalem vuole riprendersi la Lazio: Reja pensa di puntare su di lui contro il Rabotnicki


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    La preparazione estiva è ormai acqua passata, tra due giorni la Lazio inizierà a fare sul serio nello spareggio di andata valido per accedere ai gironi di Europa League. Nella doppia sfida (18-25 agosto), i biancocelesti affronteranno i macedoni del Rabotnicki, forti del successo nel terzo turno preliminare sul più quotato Anorthosis. Partita tuttaltro che proibitiva ma sicuramente da non sottovalutare. Per contrastare l’euforia e la freschezza dei macedoni, Edy Reja ha deciso di puntare sul 4-2-3-1, schema tattico utilizzato per tutto il ritiro estivo in coabitazione con il 4-3-1-2, modulo, quest’ultimo, al momento accantonato. Pochi dubbi dunque: in porta, neanche a parlarne, ci sarà Marchetti, protetto da Scaloni (Konko e Stankevicius non sono stati inseriti nella lista Europa League per via dei rispettivi infortuni), Biava, Dias e Radu. Tralasciamo per un attimo il duo davanti la difesa per menzionare il terzetto che supporterà il tedesco Miroslav Klose: Mauri a destra, Hernanes in mezzo e Djibril Cisse a sinistra. Fantasia e potenza per scardinare la difesa avversaria. Ma una squadra, come logico che sia, non può far affidamento soltanto su giocatori tatticamente propensi alla fase offensiva, ha bisogno anche di uomini capaci di fare legna a centrocampo, davanti la retroguardia… E i dubbi del tecnico goriziano sorgono proprio lì, nel reparto nevralgico del rettangolo verde. Ad oggi i favoriti per una maglia da titolare sono Brocchi e Matuzalem con Ledesma e Cana leggermente indietro. Soprattutto l’albanese sembra essere ancora in ritardo di preparazione mentre l’italo-argentino, vice capitano e grande beniamino del pubblico laziale, potrebbe lasciar posto ad un Matuzalem in stato di grazia. Proprio così, Francelino, croce e delizia dei tanti allenatori che ha avuto in passato, talento sublime ma raramente espresso al 100% delle sue potenzialità, potrebbe vedersi affidare da Reja le chiavi della mediana biancoceleste. Dopotutto l’ex allenatore del Napoli ha sempre dimostrato grande stima nei confronti del centrocampista verde-oro, è stato lui a dare a Matu il soprannome di “Professore”, merito di una precisione nell’effettuare i passaggi forse senza eguali all’interno della rosa biancoceleste. Tante volte nel ruolo di perno davanti la difesa, lo zio Edy ha preferito il brasiliano a Ledesma, se il nativo di Natal sta bene, gioca. Matuzalem effettivamente sta attraversando un buon momento dal punto di vista fisico, è in forma, ha disputato delle buone amichevoli estive, in particolar modo la settimana scorsa contro la Real Sociedad dove nei minuti finali di gara, ha estratto dal cilindro un assist delizioso ed invitante per la testa di Giuseppe Sculli. Forse l’attuale stagione potrebbe essere quella del definitivo ritorno dell’ex Shakhtar: negli ultimi anni, dopo il brutto infortunio subìto ai tempi del Real Saragozza, il numero di presenze sono andate in crescendo: solo 14 in campionato nel primo anno di Lazio (stagione 2008-’09). In panchina c’era un Delio Rossi rammaricato per non aver potuto usufruire di un calciatore del calibro di Matu: “Purtroppo il mio giocatore più forte l’ho sempre avuto al 50,60%”, disse il tecnico emiliano. L’anno successivo (2009-’10), nella sfortunata annata targata Ballardini, 18 presenze in Serie A e 5 in Europa League, senza dimenticare la sua firma nella Supercoppa Italiana vinta dalla Lazio a Pechino contro l’Inter, mentre nella stagione che si è conclusa da qualche mese: 22 partite giocate che, senza la maxi-squalifica infertagli dal giudice sportivo per il pugno rifilato a Jimenez, potevano essere molte di più. Piccoli miglioramenti che fanno ben sperare per il futuro anche se va sempre considerata l’età del calciatore: 31 anni compiuti lo scorso 10 giugno. Di certo il numero 11 biancoceleste non è più un ragazzino ma chissà che non possa acquisire la stessa peculiarità del vino: migliorare con il passare del tempo.
     
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  5. The Undertaker
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    La Lazio va avanti con il 4-2-3-1: Scaloni per Konko, Ledesma in regia... A Formello riappare Perpetuini


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    Ormai è assodato, si va avanti con il 4-2-3-1. Reja ha deciso e così sarà anche nel debutto europeo della Lazio, all’Olimpico, contro i macedoni del Rabotnicki. La formazione è praticamente fatta. Ci sarà Scaloni a presidiare la corsia destra, viste le assenze di Konko e anche Stankevicius. Per il resto difesa confermata con Dias, Biava e Radu. Ledesma, alla fine, la spunterà su Matuzalem e avrà in mano la regia del gioco laziale, accanto a lui ci sarà Brocchi. Cisse agirà largo a sinistra ed è questa la curiosità a livello tattico. Hernanes e Mauri saranno gli altri giocatori a supporto di Klose. Il Rabotnicki è squadra dalle modeste qualità tecniche, ma dalla sua può contare su una forma fisica ottimale e su doti di corsa spiccate nei suoi giocatori. Contro l’Anorthosis, nel terzo turno preliminare di Europa League, la tattica è stata attendere e ripartire, il risultato è stato arrivare a giocare contro la Lazio. Il rebus biancoceleste si chiama modulo. Il 4-2-3-1, è stato rispolverato per fare spazio ai centrocampisti. Cana, Matuzalem, Ledesma. Come scrive il Corriere dello Sport, a firma Fabrizio Patania, con il rombo a metà campo, ci sarebbe stato poco spazio per due su tre. Il ritorno al modulo dello scorso anno fa sì spazio ai mediani, ma costringe Cisse a giocare sull’esterno. Il francese ha dato disponibilità, ma serviranno partite vere per capire se il Leone, largo sulla sinistra, sia in gabbia o libero di ruggire. L’altro dubbio riguarda i terzini: domani giocherà Scaloni, Konko ha confermato, per ora, i suoi costanti problemi fisici. Stankevicius, pure lui, ha dato forfait. Il vuoto lasciato da Lichtsteiner, fino adesso, sembra non essere stato colmato. A sinistra come vice Radu, domani ci sarà Zauri. Garrido è stato bocciato e la Lazio vuole cederlo. Reja aspettava un acquisto in quella zona, è arrivato Lulic, ma il tecnico goriziano non lo vede terzino sinistro, anzi lo colloca alto a destra. La Lazio è una squadra dal telaio di buona qualità, ma in questi ultimi giorni di mercato si potrebbe anche migliorare, passando prima dalle cessioni. Intanto a Formello è tornato Riccardo Perpetuini, il mediano è a Roma per intensificare la preparazione dopo il crack al ginocchio dello scorso inverno. Il suo prestito al Foggia, però, pare essere tornato in discussione. Nota a margine: la prevendita per il match contro i macedoni non ha fatto registrare impennate. Sono 9.000, infatti, i tagliandi venduti fino ad ora. Alla partita manca un giorno e mezzo, l’obiettivo è avvicinarsi alle 15.000 presenze.
     
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  6. The Undertaker
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    Klose e l'Europa, binomio perfetto: l'Olimpico abbraccia il suo bomber


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    Europa terra di Klose. Finalmente i tifosi della Lazio potranno abbracciare anche lui, il panzer venuto dalla Germania, pronto a entusiasmare il pubblico romano. In campo internazionale, Miro, è un’istituzione. 61 gol con la Nazionale, 24 tra Champions ed Europa League, per un totale di 85 reti, non male. Edy Reja si affida a lui e a Djibril Cisse. I due faranno coppia, con il tedesco a muoversi centralmente e il francese ad agire più largo. Dovranno duettare, cercarsi, innescarsi. L’intesa tra i due migliora allenamento dopo allenamento, possono diventare una delle coppie più prolifiche della stagione. Klose è tutto quello che è mancato alla Lazio nella scorsa stagione: rapidità, furbizia, potenza e senso del gol. Come riporta il Messaggero, a firma Daniele Magliocchetti, per ora i tifosi hanno negli occhi le gesta di Cisse, ma si dice che Miro sia in condizioni eccezionali e un saggio lo ha dato, settimana scorsa, nell’amichevole tra Germania e Brasile. E’ entrato nelle azioni dei gol, ha sbloccato l’attacco tedesco. In Patria lo hanno elogiato, scrivendo e dicendo che la Lazio lo ha rigenerato, facendolo tornare quello dei tempi migliori. Klose, dal canto suo, lavora e suda, in silenzio. Ha vissuto il primo mese senza la moglie e i figli, si è dovuto abituare a nuove abitudini di vita e nuovi metodi di lavoro. Adesso, però, un po’ di tempo è passato e l’Italia lo ha conquistato, la famiglia lo ha raggiunto nella villa all’Olgiata e la Lazio è sempre più il suo mondo. Klose torna in Europa, può essere il trascinatore che i biancocelesti aspettavano, adesso c’è solo da fare gol.

    Il futuro di Zarate può decidersi domani... Intanto il fratello vola a Londra, c'è l'Arsenal?


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    Sono giorni di attesa tormentata quelli di Mauro Zarate. Mancano 13 giorni e il mercato chiuderà i battenti, ma per conoscere il futuro di Zarate potrebbe bastare aspettarne meno di due. Se domani l’argentino dovesse scendere in campo contro il Rabotnicki, in Europa League, non sarebbe più schierabile da altri in competizioni europee, sarebbe praticamente fuori dal mercato. I fatti, però, parlano di un Sergio Zarate (fratello e guida di Maurito) in arrivo a Roma, non dall’Argentina però, bensì dall’Inghilterra. Il Raton era a Londra, sondare il terreno con l’Arsenal, questo l’obiettivo. Zarate vive una situazione particolare. Reja lo ha scaricato, lo ritiene una riserva. Lotito, se fosse arrivata un’offerta congrua (20 milioni), lo avrebbe già ceduto. I tifosi si spaccano: c’è chi difende Zarate a spada tratta e chi, di fronte all’ipotesi di soldi da reinvestire, non si strapperebbe i capelli per un addio dell’argentino. Zarate resta nell’ombra, non parla. Ma una cosa è certa: Maurito ha bisogno di certezze e di chiarezza. Vuole sapere in che modo potrà continuare a far parte di una Lazio finalmente competitiva. Il futuro si scriverà fra 36 ore: se Zarate giocherà, resterà a Roma. Altrimenti saranno giorni di passione. Per ora nessuno ha bussato alle porte di Formello con un assegno da 20 milioni, cioè quanto chiede Lotito per cedere l’argentino. L’Atletico Madrid, dopo aver ceduto Aguero e ad un passo dall’addio di Forlan, sembra orientato su Diego e Osvaldo o sul sogno Radamel Falcao. Il PSG ha scelto Menez e Pastore. L’Anzhi (aveva offerto 24 milioni alla Lazio, 6 l’anno al giocatore) e lo Spartak Mosca non sono destinazioni gradite. Come riporta il Corriere dello Sport, a firma Fabrizio Patania, secondo alcune voci, ora è l’Arsenal a pensare a Zarate. Dopo aver ceduto Fabregas al Barcellona e sul punto di dire addio anche a Nasri (vicino al Man.City), il team di Wenger potrebbe dirottare le sue attenzioni sull’attaccante della Lazio. Osservatori dei Gunners, hanno visionato Zarate per ben cinque volte nello scorso campionato. Il futuro di Maurito si decide in 36 ore: molto probabilmente sarà a Roma, ma le sorprese fanno parte del gioco del mercato.
     
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    Infortunio al ginocchio per Sculli: salta il Rabotnicki


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    Tegola in casa Lazio a 48 ore dalla sfida con il Rabotnicki, valevole per l'andata dei play-off di Europa League. Si è fermato Giuseppe Sculli, che si è presentato a Formello con un ginocchio dolorante. Lo staff medico, ha subito analizzato la situazione e ha ritenuto necessario effetture un'ecografia alla clinica Paideia. Borsite e forfait assicurato, in Europa League, per il jolly calabrese, uno dei più in forma in questo pre-campionato. "Dopo aver effettuato gli esami in Paideia, abbiamo riscontrato una borsite da sovraccarico al ginocchio. Abbiamo già cominciato le terapie del caso per cercare di eliminare la patologia il prima possibile. Non si tratta di un infortunio grave, valuteremo la situazione giorno per giorno, quindi ad ora non ci sono tempi di recupero prestabiliti", ha dichiarato il dott. Adriano Bianchini a Lazio Style Radio.


     
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  8. The Undertaker
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    Hernanes debutta in Europa: Il Profeta vuole lasciare il segno...


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    Lo hanno corteggiato, in silenzio, senza proclami. Ma lui ha resistito, non ha ceduto. La Lazio è diventata casa sua, e se un giorno dovesse lasciarla, lo farebbe dopo aver lasciato qualcosa d’indelebile. Incancellabile sarebbe, per esempio, conquistare l’Europa League. Per il Profeta, giocare in Europa è uno stimolo importante. Con il San Paolo ha disputato la Libertadores, ma le competizioni del Vecchio Continente hanno un fascino tutto loro. Hernanes e l’Europa, trampolino di lancio anche verso la Selecao. Il numero 8 biancoceleste ha sognato la Champions, ma l’Europa League non è vista come una ruota di scorta, si vuole mettere in mostra, Hernanes, convincere definitivamente Menezes e la vetrina europea diventa fondamentale. Come riporta la Gazzetta dello Sport, a firma Davide Stoppini, probabile che in Europa il Profeta faccia invidia a tanti. A quel Lione che lo voleva la scorsa estate, ma la voglia d’Italia di Hernanes era troppo forte. A Tottenham e Liverpool che al giocatore hanno pensato in questa di sessione di mercato. La porta è sbarrata, Hernanes non si muove dalla Lazio per nessuna ragione. Il futuro si vedrà, adesso è il presente che conta ed Hernanes vuole ricominciare a far sognare i suoi tifosi. Certo il Rabotnicki non ispira notti di stelle, ma il Profeta vuole ripagare la fiducia di Reja e l’amore dei tifosi, come? Segnando e facendo anche una capriola, in quell’Olimpico che, l’anno scorso, è stato il suo fortino.
     
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  9. The Undertaker
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    Petreski analizza la Lazio: "E' una grande squadra... Hernanes è la stella, può essere devastante... Cisse e Mauri? forti ma un po' indolenti"


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    Sono arrivati a Roma in cerca di un’impresa, per il Rabotnicki passare alla fase gironi di Europa League è come scalare l’Everest. Goran Petreski, tecnico dei macedoni, predica calma, ma sa che per uscire indenni dall’Olimpico servirà la partita perfetta. Difesa attenta e contropiedi veloci, questa è la ricetta per creare problemi alla squadra romana, una squadra dai valori sicuramente elevati. “La Lazio ha molti giocatori importanti e dal nome altisonante. Li ho visti nell’ultima partita disputata contro la Real Sociedad, sono una squadra forte, hanno mostrato qualità di gioco- ha dichiarato Petreski alla stampa macedone-. Se ho notato un difetto? Forse alcuni di loro ripiegano poco in difesa”. Klose, Cisse, Zarate, nessuno di loro. Quelli che più hanno colpito il tecnico macedone sono i veterani biancocelesti. “Mi hanno impressionato Rocchi e Brocchi. Il primo, è un attaccante pericolosissimo, attende l’occasione e ti fa male. Il secondo, invece, è incredibile come si batte per i compagni”. Cisse e Mauri come giocatori “viziati”, Hernanes fenomeno in grado di cambiare il match in qualsiasi momento. Petreski parla senza peli sulla lingua: snobba il nuovo attaccante biancoceleste e tesse le lodi del Profeta di Recife, vero faro della squadra di Reja. “Cisse e Mauri sono ottimi giocatori, ma forse un po’ indolenti. Il giocatore biancoceleste più forte è Hernanes, è il protagonista assoluto della Lazio. Ha facilità di gioco in mezzo al campo ed è anche devastante quando si propone in avanti”.
     
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  10. The Undertaker
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    Klose scalpita: "In Italia sto imparando molto... Con la Lazio possiamo fare grandi cose"


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    Si appresta a vivere il primo impegno ufficiale in maglia biancoceleste, è pronto a farsi abbracciare dai suoi nuovi tifosi, nel suo nuovo stadio. L’obiettivo è uno: vincere e possibilmente fare gol, cioè quello che a Miroslav Klose riesce meglio. L’esperienza italiana, come si aspettava, gli sta regalando nuove sensazioni, nuove abitudini. Miro è un professionista esemplare, ha assorbito al meglio i nuovi metodi di lavoro. “In Italia sto imparando molto, non solo la lingua. Siamo stati tre settimane in ritiro in Veneto, poi un’altra settimana a Fiuggi. Per me questa è una cosa del tutto nuova, come allenarsi due volte al giorno. Ma è stata una preparazione più che positiva, mi sento molto bene”. Nell’ultimo test con la Germania ha fatto benissimo, il suo ingresso ha dato la scossa ai compagni, è entrato in due dei tre gol con cui i teutonici hanno sconfitto il Brasile. L’Europeo in Polonia e Ucraina è un obiettivo primario per Klose, per arrivarci ha bisogno di giocare e fare gol, cosa che il Bayern non poteva garantirgli con la necessaria continuità. “Questo cambiamento, in vista dell’Europeo, per me è un vantaggio. Alla Lazio posso giocare con continuità, al Bayern per me era difficile tenermi in forma giocando solo dieci minuti a partita”, riporta Hamburger Abendblatt.de. La Lazio è avventura stimolante, Klose e Cisse sono le punte di diamante di una compagine che vuole vivere da protagonista la stagione che sta per cominciare. Esperienza, personalità e tanti gol, è questo che Miro porta in dote a Formello, proprio quello di cui peccavano i biancocelesti nella passata stagione. Klose è fiducioso, la Lazio è pronta per fare bene. “La Serie A è un campionato affascinante: ci sono tante squadre forti, con giocatori eccezionali, vediamo con la Lazio dove saremo in grado di arrivare. Anche noi abbiamo tra le nostre fila giocatori importanti, con tanta qualità. Se dovessimo riuscire a trovare la giusta amalgama, come squadra, potremo toglierci molte soddisfazioni”. Klose scalpita, la Lazio è pronta a farsi guidare dal suo bomber, in Italia e in Europa.
     
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  11. The Undertaker
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    Reja, carrozzeria Lazio ok vediamo motore


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    (ANSA) - ROMA, 17 AGO - 'La carrozzeria e' buona, bisogna vedere sul campo se avremo testa e motore. Siamo ottimisti al momento, ma servono verifiche e speriamo di vederlo domani sera'.Edy Reja non ha dubbi: la sua Lazio e' piu' forte dello scorso anno ma ora vuole vederla alla prova del campo, anche se i macedoni del Rabotnicki non sembrano in grado di contrastare i biancocelesti nel playoff di Europa League. Reja vorrebbe poi la riduzione della rosa:'32 giocatori non possono far parte del progetto,me ne servono 25'.
     
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  12. The Undertaker
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    E' l'ora del Rabotnicki: Zarate convocato, ma andrà in panchina. Attacco affidato al quartetto Mauri, Hernanes, Cisse e Klose


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    Formello Zarate sì, Zarate no; Reja lancia lultimo tormentone in casa Lazio, un tormentone che è durato un intero pomeriggio e che probabilmente si protrarrà fino alle 23 di domani. La rifinitura di oggi prima della sfida contro il Rabotnicki ha sancito le direttive per gli ultimi giorni di mercato, ha fornito ai giornalisti il materiale su cui lavorare, non ha escluso - anzi tuttaltro - uneventuale partenza di Zarate prima della chiusura del mercato. Largentino anche se giocherà un solo minuto della prossima sfida europea difficilmente sarà venduto, perché nessun sarebbe più disposto a spendere 20 milioni di euro per un giocatore che potrà essere schierato solamente in campionato. Mister Edy Reja, ha convocato il talento argentino che farà parte della spedizione di domani contro i macedoni allOlimpico, tuttavia il numero 10 di Haedo non sarà tra i titolari. Ufficialmente si siederà in panchina per il problema influenzale con cui ha dovuto combattere in settimana, ma la realtà è che nellundici titolare che ha in testa il tecnico, attualmente, non cè posto che per il trio composto da Mauri, Hernanes e Cisse.

    ANCORA 4-2-3-1: SCALONI A DESTRA, HERNANES E' IL PERNO- Reja anche in conferenza stampa ha confermato la volontà di continuare con il 4-2-3-1, gli interpreti sono più o meno gli stessi da giorni: Scaloni, Biava, Dias e Radu in difesa; Ledesma e Brocchi in mediana; i tre trequartisti sopracitati e Klose unica punta. Cisse non sarà perciò la seconda punta dietro al tedesco, partirà largo a sinistra per sfruttare progressione e tiro, poi perché sulla fascia sinistra è garantita la copertura di Radu, un vero centrale aggiunto. Mauri si posizionerà a destra, partirà largo per poi accentrarsi e dare sfogo alle sue capacità dinserimento. Ad Hernanes il compito di gestire la manovra e affondare il colpo dalla trequarti. Reja dal brasiliano vuole le stesse cose su cui ha insistito lo scorso anno: scambi veloci, tocchi di prima e conclusioni verso la porta. Davanti alla difesa alla fine saranno schierati Brocchi e Ledesma. Il mediano milanese agirà sul centro sinistra per dare una mano a Radu nella copertura di Cisse, Ledesma sarà il regista. Il tecnico ha ammesso in conferenza: Cisse non avrà compiti di copertura, a quello ci penseranno il terzino ed il mediano che gli giocheranno dietro, ecco spiegata la scelta di Brocchi. Non cera nessun dubbio alla vigilia per quanto riguardava il pacchetto arretrato: Scaloni preferito a Zauri giocherà sulla destra, Biava e Dias in posizione centrale, Radu a sinistra.

    OUT SCULLI, KONKO TORNA IN GRUPPO- Tra gli indisponibili per la partita spicca il nome di Giuseppe Sculli, fermato da un problema al ginocchio. Il jolly calabrese ancora oggi è stato fermo per la borsite e non si è potuto allenare, sarà una soluzione in meno per i biancocelesti. Non hanno partecipato alla seduta del pomeriggio gli giocatori esclusi dalla lista Uefa, come Floccari e Foggia. Gli unici presenti erano Stendardo (impiegato nella partitella di rifinitura tra le riserve) e Konko, che ha stabilmente ripreso a lavorare con il gruppo. Il terzino francese non potrà giocare in Europa League, ma sarà pienamente a disposizione per la prima di campionato il 28 agosto contro il Chievo. I macedoni sono una squadra giovane che fanno della rapidità il proprio punto di forza, Reja sogna la finale di Europa League, ma si deve procedere un passo alla volta. Il cammino sarà lungo e tortuoso, il primo ostacolo è proprio il Rabotnicki, i biancocelesti puntano a risolvere subito la qualificazione nella partita casalinga, non sono ammessi passi falsi. In serata sul sito ufficiale della Lazio, sslazio.it, sono usciti i convcati per il match contro il Rabotnicki.


    I CONVOCATI

    Portieri: Marchetti, Bizzarri;

    Difensori: Biava, Diakitè, Dias, Radu, Lulic, Scaloni, Zauri;

    Centrocampisti: Brocchi, Cana, Hernanes, Ledesma, Matuzalem, Mauri;

    Attaccanti: Cisse, Kozak, Klose, Rocchi, Zarate.


    Probabile Formazione
    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Scaloni, Biava, Dias, Radu; Ledesma, Brocchi; Mauri, Hernanes, Cisse; Klose.
    A disp.: Bizzarri, Zauri, Diakitè, Matuzalem, Cana, Lulic, Zarate, Kozak.
     
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  13. • The Death Machine™
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    Subito Klose-Cissé per aprire il bunker

    La Lazio torna in Europa scortata da Klose e Cissè. I due attaccanti, arrivati in estate alla corte di Reja, dovranno trascinare la squadra biancoceleste alla qualificazione alla fase a gironi, sfruttando la loro esperienza internazionale e la loro classe cristallina. Due arieti per cercare di riportare la Lazio ai fasti di qualche anno fa, per sognare una nuova finale dopo quella disputata dalla truppa di Eriksson a Parigi nel 1998. Reja vuole vederli fraseggiare, ha chiesto loro di trovare subito la giusta sintonia sul campo, e i due primi violini dell'orchestra laziale sono pronti a deliziare la platea biancoceleste a suon di gol. Per Cissè 8 partite e 5 gol in Europa League (4 presenze e 2 reti nella vecchia Coppa Uefa), per Klose 21 presenze e 8 gol nella vecchia competizione. Il primo ostacolo, sulla carta non certo insormontabile, si chiama Rabotnicki, squadra macedone che la compagine biancoceleste affronterà stasera all'Olimpico alle 21, cercando di ipotecare tra le mura amiche il passaggio del turno. L'ultima esperienza in Euopa League è stata disastrosa: stagione 2009-2010, gestione Ballardini. Quella squadra chiuse il suo percorso europeo con 3 sconfitte consecutive, l'ultima in casa 0-1 contro il Levski Sofia il 17 dicembre 2009, in un girone non certo proibitivo che annoverava anche il Villarreal ed il Salisburgo. Fu un'eliminazione cocente, Reja deve ridare lustro all'immagine della Lazio a livello internazionale, e ci tiene a fare bene. Nel 2008-2009 il goriziano alla guida del Napoli venne fermato dal Benfica nel primo turno, dopo aver superato l'Intertoto e il turno preliminare: 5 vittorie ed una sconfitta il suo score personale, con 3 vittorie casalinghe su 3. I macedoni arrivano alla gara di stasera dopo 3 successi: al primo turno hanno eliminato gli estoni del Trans Narva, al secondo i sammarinesi della Juventus Dogana, e al terzo i ciprioti dell'Anorthosis. Per quanto concerne la formazione Reja ha le idee piuttosto chiare. Sarà un 4-2-3-1 con Marchetti; Scaloni, Biava, Dias, Radu; Brocchi, Ledesma; Mauri, Hernanes, Cissè; Klose. Konko e Stankevicus sono out dalla lista perché reduci da infortuni, è fermo anche Sculli per una borsite al ginocchio. A Formello parecchi tifosi, tra i quali tanti bambini, hanno abbracciato i giocatori al loro ingresso nel centro sportivo. «Siamo fiduciosi», ha confidato Rocchi ai sostenitori laziali, che hanno strappato alla squadra la promessa di un saluto sotto la curva. I macedoni sono una compagine difensivista, che punta sulla forza fisica dei suoi uomini per coprirsi con attenzione, anche se stasera mancheranno due perni della retroguardia come Bogdanovic e Stojanov. Lo sa bene anche Reja, che dovrà stare attento alle ripartenze avversarie. Il giocatore più rappresentativo è Borce Manevski, il numero dieci dei macedoni, compagno di Pandev in nazionale. I biglietti venduti per la partita di stasera sono 16 mila: ci sarà tempo per acquistarli fino al fischio d'inizio del match, che sarà diretto dal russo Karasev, internazionale dal 2010, alla sua quarta presenza assoluta nelle coppe europee. La Lazio non ha mai affrontato una squadra macedone, e stesso discorso vale a parti invertite per il Rabotnicki. È tempo di esordi, quindi, e uno dei più attesi è senza dubbio quello di Olympia, pronta ad esibirsi per la prima volta sotto i riflettori del palcoscenico europeo. L'aquila volerà alta, Reja e la sua squadra cercheranno di imitarla: la stagione 2011-2012 è iniziata, la parola passa al campo.
     
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  14. endo765
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    Ag. Toloi: "Lazio interessata, ma anche altre squadre"

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    L'interesse della Lazio per Rafael Toloi (20) sembra essersi raffreddato nel corso degli ultimi tempi, complice il suo attuale status di extracomunitario, ma, praticamente assodata la partecipazione all'Europa League, il difensore del Goias potrebbe fare comodo ai biancocelesti, che in difesa hanno la coperta corta. Per avere maggiori ragguagli sulla situazione, lalaziosiamonoi.it ha contattato uno degli agenti FIFA che curano gli interessi del giovane, Gianluca Anatriello: "Al momento non c'è nessuna novità, abbiamo notizie ufficiose ma stiamo aspettando notizie ufficiali relative al passaporto, questo particolare blocca l'intera situazione relativa a Toloi. La Lazio era interessata circa un mese fa, ora non so, forse hanno altri obiettivi. In Italia ci sono anche altre squadre interessate ma tutti stanno aspettando la vicenda legata al passaporto".

     
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  15. The Undertaker
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    Reja punta sul 4-2-3-1 e sull'esperienza di Klose e Cisse


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    Reja ha deciso, è orientato a confermare il 4-2-3-1. Dopo la buona prova espressa contro i macedoni del Rabotnicki, il tecnico goriziano vuole continuare a lavorare sullo schema tattico che, anche la scorsa stagione, ha regalato tante soddisfazioni. La difesa a quattro con due mediani a supporto come Ledesma e Brocchi dà ampie garanzie, senza dimenticare ricambi come Matuzalem, Cana o lo stesso Gonzalez, giocatore molto duttile, in grado di adattarsi a più ruoli. La panchina biancoceleste infatti non è mai stata, così come quest’anno, tanto lunga: dal brasiliano all’albanese passando per l’uruguayano e poi Rocchi, Kozak, Lulic, Sculli, Stankevicius e se vogliamo anche Zàrate (il suo futuro è ancora incerto). Giocatori di una certa importanza, in grado di sostituire degnamente i compagni che partono dal primo minuto. Ma tornando agli undici titolari, precisamente nel settore nevralgico, Ledesma lo possiamo considerare il faro mentre Brocchi è il mastino, colui che possiede, a differenza del compagno di reparto, maggior cambio passo. Ma, come riportato dal corriere dello sport a firma Fabrizio Patania, è nel reparto offensivo che la Lazio impressiona, nei tre giocatori che stazionano dietro l’unica punta: Mauri, Hernanes e Cisse, potenza e qualità, movimenti senza palla, fraseggi di prima o massimo a due tocchi. Contro i macedoni hanno divertito la folla, hanno fatto circolare il pallone in modo eccellente: il brianzolo e il brasiliano aiutano molto anche nella fase di non possesso mentre Cisse non ha obblighi difensivi, si occupa solamente della fase offensiva dove a fargli compagnia c’è un giocatore che risponde al nome di Miroslav Klose, l’ariete tedesco è un portento quando si tratta di difendere il pallone e far salire la squadra. Ha classe, tecnica ed un’esperienza che gioverà sicuramente ai colori biancocelesti. Supportato poi da Djibril Cisse, l’attacco della Lazio acquisisce un valore incredibile. Sono due giocatori concreti e che, nonostante l’età, 33 anni il tedesco, 31 il francese, hanno fame di gol e tanta voglia di rilanciarsi con la compagine capitolina. Dopo tutto hanno lo stesso sogno in comune: far bene con la propria nazionale a partire dai prossimi europei.
     
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