Lazio Official Topic

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    Cisse ringrazia i tifosi su twitter: "E' bello sentire il vostro amore, l'ho apprezzato molto"


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    Non era neanche approdato a Roma che già aveva fatto innamorare tutti, figuriamoci ora. Djibril Cisse, la "Bestia" come viene soprannominato dal suo allenatore, Edy Reja, è l'idolo indiscusso della tifoseria biancoceleste, forse ancor più di Klose, probabilmente per la sua stravaganza, per la sua grinta, per la sua caparbietà. E lui ricambia l'amore del popolo biancoceleste scrivendo su Twitter, il noto social network dove tantissimi calciatori passano il loro tempo libero postando frasi che fanno impazzire i tifosi: "Grazie per il supporto ragazzi, è bello sentire il vostro amore, l'ho apprezzato molto". Ha scritto Djibril dopo la sua eccezionale prestazione contro il Milan. Come riporta il corriere dello sport a firma Daniele Rindone, il Leone Nero ha poi continuato: "Sono molto stanco oggi, siamo tornati alle 3 da Milano, dormirò tutto il giorno". Riposo meritato per colui che ha creato non pochi grattacapi alla retroguardia milanista, soprattutto a Nesta, surclassato con quell'imperioso stacco di testa che ha portato la Lazio sul momentaneo 0-2. Gesto tecnico che ha mandato in delirio anche Cisse Jr: "E' molto felice perchè stanotte il papà ha segnato per lui". Entusiasta anche Jude Cisse, la moglie del francese: "Il mio amore è ancora cattivo sotto porta".
     
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    Reja torna sul Milan: "E' stato bello vedere la Lazio mettere in difficoltà i campioni d'Italia, ma le prossime gare vanno vinte... Klose e Cisse? Possono dare ancora di più"


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    Formello – Son passati due giorni dall’esordio della Lazio in campionato e tra le mura di Formello serpeggia ancora il buon umore. La prestazione convincente sfoggiata a San Siro per il momento convince i tifosi e soprattutto il tecnico Edy Reja, che sulle frequenze di Lazio Style torna a parlare del primo punto messo in cascina dai biancocelesti. Imbattuto con Allegri - cinque pareggi e due successi per Reja nelle sfide contro l’allenatore toscano - il tecnico friulano non è mai riuscito a vincere in carriera sul rettangolo verde del Meazza: “Speravo di condurre in porto il risultato, nel primo tempo abbiamo tenuto bene, poi è mancata un po’ di corsa e palleggio, non riuscivamo più a giocare come nella prima mezz’ora. Analizzando in toto il match abbiamo fatto bene sia sul piano tecnico che su quello tattico, poi forse il Milan ci ha messo alla strette e non abbiamo avuto più la forza per ripartire. Hanno iniziato a spingere sulle fasce e ci hanno messo alle strette nel secondo tempo. A San Siro ci stanno queste difficoltà, ma la squadra ha reagito bene, tutti si sono dati da fare, peccato per quelle occasioni di Hernanes e Cisse”. Tra le note positive subito i gol di Klose e Cisse, che qualora ce ne fosse stato bisogno confermano la bontà delle operazioni messe a segno nel mercato estivo: “E’ stato un collaudo importante, soprattutto per loro, la prima di campionato è sempre particolare. Mi sembra che hanno cominciato bene, presentazione e gol per entrambi. Possono trovare sicurezze e possono dare ancora di più. Klose veniva da due prestazioni con la nazionale, tra primo e secondo tempo ha accusato un problemino alla caviglia, ma ah resistito fino a metà del secondo tempo. Cisse finalizza, non fa mai delle cose per tenere il possesso palla, non appena ha la possibilità tira in porta, non ci pensa due volte, cerca sempre la conclusione, calcia con rabbia e determinazione. Li conoscono tutti, spero che mantengano un rendimento ottimale”. I sostenitori biancocelesti hanno apprezzato e non nascondo le speranze per questa stagione. La passione è fatta di momenti esaltanti e quelli dei gol a Milano hanno superato tutto: “I momenti più esaltanti? I gol, per come li abbiamo fatti sui tagli e sugli assist di Mauri. E’ stato bello vedere la Lazio per mezz’ora mettere in difficoltà i campioni d’Italia, bisogna cercare di aumentare il tempo di pressione e gioco e portarlo almeno ad un’ora. A loro mancava Seedorf che sul piano tecnico è un giocatore importante, c’erano altrettanti fortissimi, Van Bommel quando è entrato ha fatto bene si è messo nelle condizione di dare fastidio, grande prestanza fisica e senso tattico. Il Milan anche deve trovare i ritmi, putroppo siamo il campionato più in ritardo rispetto agli altri europei”. Ma più di tutto, quello che ha sorpreso maggiormente è stato l’atteggiamento tattico di Reja, a volte durante la gara considerato anche troppo spregiudicato: “C’è una via di mezzo le critiche sono sempre dietro l’angolo. Nella prima gara ufficiale qualche equilibrio viene meno, dobbiamo cercare di migliorare sotto questo punto di vista. Pronti via e giocare contro il Milan non è facile, dobbiamo aspettare, soffrire meno quando si è in vantaggio, ci vuole costante concentrazione, dobbiamo difenderci attaccando, pressing alto. Queste sono tutte sicurezze che arriveranno pian piano con la consapevolezza. Non si può già dare un giudizio definitivo, anche se fino ad ora è assolutamente positivo”. Tra le domande del pre-gara, cotto i riflettori c’era la prestazione che attendeva Albano Bizzarri: “Lo vedevo e apprezzavo già dallo scorso anno, ha fatto un paio di partite anche in coppa, c’è stato qualche errore, ma mi da l’impressione che dal punto di vista qualitativo sta bene, è reattivo, chiude la porta con sicurezza e tranquillità”. Ora con i tanti impegni che attendono i biancocelesti c’è la necessità di applicare il turnover: “Devo avere la forza quest’anno di cambiare 4-5 giocatori per gara. Occorrerà di volta in volta vedere la condizione di uno e dell’altro. Abbiamo una rosa adeguata ci sarà spazio per tutti”. Le prossime, contro Vaslui e Genoa sono due partite abbordabili per la Lazio. Entrambe le squadre hanno un gioco offensivo con difese molto alte. Con qualche verticalizzazione si può entrare e far male: “Io le verticalizzazioni le predico sempre, poi bisogna vedere le squadre come ti affrontano, se ti pressano o meno, ci vuole corsa cambio di passo, e soprattutto crederci fino in fondo. Con il potenziale che abbiamo dobbiamo vincere queste gare. Giovedì non si può assolutamente sbagliare”.
     
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    Tutti pazzi per Klose: Il tedesco ha già conquistato la Lazio


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    Ha conquistato tutti a suon di lavoro e di gol. Nonostante sia il giocatore dal curriculum più ricco e con più esperienza in campo internazionale, Miroslav Klose, sin dal primo giorno di ritiro si è messo subito in gioco dimostrando a tutti di che pasta è fatto. Non il solito centravanti tedesco alla Riedle o alla Bierhoff per intenderci, ma un attaccante che alla prestanza fisica associa anche grande agilità e velocità nella media-lunga distanza. Non si tratta quindi del classico “panzer” ma di un vero e proprio fuoriclasse, un professionista completo per certi versi addirittura maniacale. Come riportato nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport in un articolo a firma di Davide Stoppini, infatti, viene descritto come sia dedito al lavoro e come prima di ogni partita studi in maniera molto approfondita, i video dei difensori avversari per coglierne i difetti e sapere in anticipo dove colpire per fare male. Reja di lui si è innamorato, e giovedì contro il Vaslui lo preserverà, per riproporlo molto probabilmente nella seconda di campionato contro il Genoa. Anche Ledesma, uno dei leader della squadra, ieri tramite il suo blog ha speso bellissime parole per il tedesco di origine polacca definendolo come un giocatore “di un’altra categoria” per quello che fa in campo e per quello che dimostra in allenamento. È già diventato un beniamino dei tifosi ai quali ha dato subito un piccolo assaggio di quelle che sono le sue doti, scherzando un certo Nesta, a dieci minuti circa dal suo debutto in Serie A alla Scala del Calcio di San Siro. Un biglietto da visita decisamente niente male, ma non c’è sicuramente da stupirsi visto che a presentarlo è stato un giocatore che è già nella storia della nazionale tedesca, per quanto riguarda il maggior numero di gol segnati (secondo dopo Muller), e del Mondiale di Calcio, dove dista una sola lunghezza da Ronaldo, detentore del record di reti segnate. Tra i suoi obiettivi c’è anche quello di raggiungere questi due traguardi con la sua Nazionale, lui ci sta mettendo tutto il suo impegno, adesso toccherà alla Lazio dargli una mano e metterlo nelle condizioni di potersi esprimere nel migliore dei modi.
     
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    Rocchi uomo squadra: "Penso prima alla Lazio e poi ai miei record. Vogliamo arrivare fino in fondo, con Cisse ci completiamo"


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    Formello - E’ la vigilia della gara d’Europa League tra Lazio e Vaslui. Durante la conferenza stampa di rito, capitan Rocchi, presente negli undici titolari del match di domani sera, avrà insieme a Cisse le redini dell’attacco capitolino. Una grossa responsabilità per lui, come ha spiegato Reja elogiandolo. “Le parole del mister fanno piacere. Le responsabilità ce le ho sempre avute. Sono il capitano di una squadra forte, competitiva e con un grande potenziale. Cercheremo di affrontare tutte e tre le competizioni al massimo”. Il centesimo gol in biancoceleste sta diventando quasi una ossessione. “Si sta parlando molto di questo centesimo gol in campionato. Cerco solo di pensar a giocare bene. Certo, ci terrei a farlo domani, il mio obiettivo è sempre di far gol. Sarebbe un traguardo storico, per un giocatore, farlo con la squadra che ama”. Una volta raggiunta quota cento, il nuovo obiettivo potrebbe essere i centodieci di Giordano. “L’obiettivo è sempre stato di far più gol possibili. Ci sono giocatori che ne hanno fatti ancora di più, sarà difficile raggiungerli. Il mio obiettivo personale è di poter giocare con continuità dimostrando quello che valgo. Sono contento di esser uscito dall’incubo infortunio della passata stagione. Mentalmente mi sento pronto a far bene, l’allenatore lo sa”. Rocchi ha partecipato a tutte le competizioni europee dell’era Lotito. Sono state tutte esperienze pressoché negative, visto che i biancocelesti sono sempre usciti nei primi turni e con risvolti negativi anche nel campionato. “Vogliamo affrontare tutte le partite, di tutte e tre le competizioni, giocandole bene per poter andare avanti il più possibile. Sono contento di poter giocare in Europa League, è sempre bello misurarsi con altre realtà e portare il nome della Lazio in giro per l’Europa”. Tutti sono rimasti colpiti dalla forza dei due nuovi arrivi, Klose e Cisse, che hanno sbaragliato la difesa milanista lo scorso venerdì. “Hanno grande esperienza e qualità. La cosa che mi ha colpito è, avendo ormai una certa età, hanno la voglia di due ragazzini. Non si sentono appagati ed hanno grande fame di vittorie. Tutto questo è importante perché danno grande forza alla squadra”. Il capitano non teme la partita contro i romeni. “Non temiamo la partita di domani. Siamo convinti di poter giocare bene domani. Loro sono una buona squadra, anche se sono partiti male in campionato. Non dobbiamo sottovalutare l’avversario a questi livelli. Un errore sarebbe scendere in campo credendo di aver già i tre punti in tasca”. Bisogna avere la giusta mentalità per poter affrontare al meglio tutte e tre le competizioni. “La mentalità la conquisti partita dopo partita. Poi sappiamo di avere una rosa ampia ed importante. Ogni giocatore che scende in campo vorrà dare il massimo sfruttando lo spazio concessogli. Per gli obiettivi bisogna fare un passo alla volta: ora c’è l’Europa League e cercheremo di vincere il girone, in campionato il nostro obiettivo è rimanere nelle zone alte della classifica”. La Lazio ha uno dei migliori attacchi degli ultimi anni. Potrebbe esser l’anno della svolta per i biancocelesti. “E’ una squadra con grande potenziale e, stare in una formazione del genere, ti mette nelle migliori condizioni per poter rendere. Speriamo di mantenere le aspettative e continuare su questa strada”. La partenza di Mauro Zàrate fa ancora molto discutere nell’ambiente laziale, specialmente tra i tifosi. “Mauro non l’ho ancora sentito. E’ una perdita sicuramente importante, è migliorato tanto dal primo anno qui alla Lazio. Ha avuto due stagioni sottolivello rispetto le attese. Sono arrivati però altri giocatori importanti in quel ruolo. Se si arriva ad una situazione del genere, significa che entrambe le parti erano d’accordo nel dividersi. Gli auguro di poter fare bene all’Inter”. Rocchi si trova al perfezione con Cisse, il suo nuovo compagno d’attacco. “Si muove e svaria molto. Si sposa bene con le mie caratteristiche. Quando magari viene a prendere palla, io mi butto sullo spazio e viceversa”.
     
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  5. G i a n l u™
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    Lazio, non cessa l'interesse per Shaqiri

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    Già accostato in passato a Juventus e Roma, la talentuosa ala della nazionale svizzera Xherdan Shaqiri (19), continuerebbe a essere nel mirino della Lazio, secondo gli ultimi rumours provenienti dai media rossocrociati. Il giocatore di origine kosovara, attualmente legato al Basilea fino al giugno 2014, sembrerebbe al momento però maggiormente attratto da un approdo in Bundesliga, dove sia l'Amburgo sia il Bayern Monaco sarebbero pronti a ingaggiarlo, con i primi in particolare disposti a offrire alla stellina elvetica una posizione di rilievo in squadra fin da subito. Intorno ai 12 milioni di euro la valutazione del suo cartellino.
     
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    Rocchi, sfortuna e un po' di emozione: l'appuntamento con la storia è solo rimandato


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    Non è arrivato il gol numero cento, Tommaso Rocchi dovrà pazientare ancora un po’. Oggi, sono passati sette anni esatti dal suo primo gol in maglia laziale. Era il 16 settembre 2004, la Lazio vinse 3-0 a Donetsk contro il Metalurg in Coppa Uefa. C’era Caso in panchina, era la prima Lazio di Lotito e Rocchi cominciava la sua collezione di gol. Gol belli e pesanti, come quelli nei derby o quello in finale di Supercoppa Italiana. Ieri, il capitano, voleva fare cento, era l’occasione adatta, ma un miracolo del portiere avversario gli ha negato questa gioia. Quando al 19’ del primo tempo, Cisse si è bevuto mezza difesa rumena e ha centrato il cross, Rocchi è intervenuto in acrobazia, ha colpito bene la palla, era pronto a vederla rotolare in rete, a scattare, poi, in piedi per esultare. Non aveva fatto i conti con i riflessi di Cerniuaskas, portiere del Vaslui in stato di grazia. La prova del numero nove, però, non è stata delle migliori, Rocchi è apparso un po’ contratto, il traguardo da raggiungere lo ha, forse, un po’ frenato. Nel primo tempo si è mosso molto, ha cercato di fare male alla difesa avversaria, è stato sfortunato. Nella ripresa Rocchi non ha graffiato, è sembrato stanco, al suo posto Reja ha inserito i centimetri e il peso di Kozak. Niente paura, però. La centesima rete è ormai ad un passo, ogni partita può essere quella giusta. Ci riproverà già da domenica, se l’allenatore deciderà di concedergli spazio. Sarà di nuovo Olimpico, il palcoscenico più adatto, quello che tante volte l’ha visto attore protagonista.
     
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    Lazio, Reja: "Questo clima mi ha già stancato"


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    Dopo la sconfitta casalinga inflitta dal Genoa alla Lazio di Edy Reja e le continue contestazioni da parte di alcuni settori della tifoseria biancoazzurra, il tecnico friulano, ai microfoni di Rai Sport, alludendo alla possibilità di un prematuro divorzio dal club capitolino, ha ammesso: "Certamente i fischi arrivano a prescindere, dato che durante la scorsa stagione qualche partita l'ho vinta, e l'ambiente era rimasto lo stesso nonostante ciò. Sinceramente questo clima mi ha già un po' stancato, e il presidente sa benissimo come la penso". Chiosa su Djibril Cissé: "Oggi purtroppo non era al meglio della condizione; avrei voluto sostituirlo per farlo riposare, ma poi siamo andati sotto, e da quella posizione era l'unico che mi garantiva la penetrazione di cui avevamo bisogno".
     
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    Klose, sinonimo di gol: "Mi sento utile in questa squadra"


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    La nuova sfida di Miroslav Klose è diventare capocannoniere della Serie A. L’inizio è confortante, due gol in tre partite di campionato. Anche i bookmaker credono nelle doti realizzative del tedesco: la quota di Miro vincente la classifica marcatori è scesa da 18.00 a 12.00, in prima posizione c’è Cavani del Napoli, segue subito dopo Di Natale dell’Udinese. Il tedesco è in terza posizione assieme a Ibrahimovic. L’ex-Bayern Monaco ha sempre segnato tanto in passato. Con la casacca del Werder Brema, nel 2005-2006, segnò 25 reti in 26 partite. Con la Germania, nel Mondiale 2006, conquistò la classifica capocannoniere segnando 5 gol. Insieme a Cisse, insegue la prima rete in campionato all’Olimpico, davanti i suoi nuovi tifosi. Klose giocherà la sua terza partita di fila (Genoa, Cesena e Palermo), per il francese sarà la sua quinta consecutiva (Milan, Vaslui, Genoa e Cesena).

    MIRO. Klose è un esempio per tutti. Nella partita del Manuzzi, durante tutti i 90’, andava ad attaccare il portatore di palla e, quando serviva, correva a difendere dando una mano a Dias e compagni. I 33 anni che porta sulle spalle –come riporta il Corriere dello Sport, a firma di Daniele Rindone- sembra non sentirli, sa quando fermarsi e quando ricominciare a correre per gestire al meglio le sue forze. Gli appuntamenti fissati in calendario sono tanti: Palermo domenica pomeriggio, Sporting Lisbona giovedì sera e poi Fiorentina domenica al Franchi. Si potrà rifiatare durante la pausa di campionato del 2 ottobre, stop per le ultime due partite di qualificazione delle nazionali ad Euro 2012. La Germania si è già qualificata, per questo Reja spera che Klose venga risparmiato per le due partite. Il tedesco vuole essere della spedizione che affronterà gli Europei la prossima estate e il Mondiale del 2014 in Brasile.

    INTERVISTA. Miroslav ha rilasciato un’altra intervista in Germania (è costantemente seguito in Patria) ad un giornale locale di Kaiserslautern: “Quando fra tre anni il mio legame contrattuale con la Lazio sarà terminato, avrò 36 anni. In quel momento vedremo, se avrò la condizione per disputare un altro campionato del mondo”. I tifosi di Kaiserslautern, dove iniziò la sua carriera, non l’hanno dimenticato. Nell’edizione del giornale Rheinpfalz, Klose racconta il suo impatto nel calcio italiano ed i suoi progressi con la lingua. La moglie –come riporta il Corriere dello Sport, a firma di Enzo Piergianni- l’ha già imparata a parlare così bene che “può far tutto”. I figlio frequentano la scuola tedesca della Capitale “Qui mi piace tutto” assicura ai lettori: “Per me era importante sentirmi utile in una squadra. Sicuramente sarei stato utile anche a Monaco, ma non avrei giocato con la continuità che uno s’immagina. Dieci minuti ogni tanto, non mi bastano. Ma adesso tutto è superato, il tema è chiuso. Col Bayern ho avuto quattro anni meravigliosi. Ora per me comincia un nuovo viaggio”.
     
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    Sporting Lisbona-Lazio, le probabili formazioni


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    Questa sera alle 21.05 (visibile su Mediaset Premium), per l'Europa League la Lazio cerca la prima vittoria in Portogallo. Ecco le probabili formazioni:

    SPORTING LISBONA (4-4-2): Rui Patricio; Joao Pereira, Onyewu, Polga, Insua; Rinaudo, Schaars, Matias Fernandez, Capel; Carrillo, Wolfswinkel. A disp.: (Marcelo Boeck, Daniel Carrico, Evaldo, Andrè Santos, Martins, Bojinov, Diego Rubio) All. Paciencia

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Dias, Diakitè, Lulic; Gonzalez, Cana, Brocchi; Hernanes; Rocchi, Klose. A disp.: (Bizzarri, Radu, Matuzalem, Ledesma, Sculli, Cisse, Kozak) All. Reja
     
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