Lazio Official Topic

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    Ritorno di Europa League: Reja pensa al 4-4-2, Ceccarelli chiede spazio


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    Non tirerà il fiato, ha bisogno di accumulare minuti, di respirare calcio il più possibile, così Federico Marchetti sarà titolare anche nel ritorno di Europa League contro il Rabotnicki. Sarà uno dei pochi superstiti, della squadra che giovedì ha rifilato sei reti ai macedoni. Il modulo stavolta potrebbe cambiare, non il vecchio e collaudato 4-2-3-1, ma uno sperimentale 4-4-2. Il turnover sarà ragionato in vista dell’impegno di campionato contro il Chievo, in programma solo 72 ore dopo la trasferta a Skopje. Riposeranno sicuramente Brocchi e Klose. Il mediano è ancora dolorante alla spalla e non c’è motivo di rischiarlo. Stesso discorso per il centravanti tedesco che soffre per una contusione al polpaccio. Entrambi non sono in dubbio per il debutto in campionato. Reja potrebbe dare spazio ai giovani presenti in lista Uefa. Detto che in porta ci sarà Marchetti, con buona pace di Berardi. Come riporta il Corriere dello Sport, a firma Fabrizio Patania, in panchina potrebbero trovare spazio Crescenzi e Zampa. Ceccarelli, invece, dopo aver ben impressionato in ritiro si candida a giocare uno spezzo di partita o addirittura a partire dal primo minuto. L’occasione per vedere all’opera i giovani biancocelesti è ghiotta. Scaloni e Zauri saranno gli esterni di difesa (Konko giocherà contro il Chievo), Diakitè affiancherà uno tra Biava e Dias al centro della difesa. Cana e Matuzalem formeranno la coppia di centrali di centrocampo, Lulic spingerà sulla destra e uno tra Mauri e Ceccarelli agirà a sinistra. In attacco largo al tandem formato da Rocchi e Kozak. Ancora ai box Beppe Sculli. Il jolly calabrese non recupererà per giovedì, c’è qualche lieve speranza di metterlo a disposizione per domenica. Su Zarate è meglio non pronunciarsi..
     
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  2. endo765
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    Lazio, presto vertice con l'Arsenal per Zarate

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    Il caso legato a Mauro Zarate (24) continua a turbare i sonni dei dirigenti della Lazio. L'argentino è chiaramente sul mercato, ma nessuno sembra disposto a spendere per lui i 20 milioni chiesti da Claudio Lotito. Una delle squadre più interessate è ad ogni modo l'Arsenal: secondo quanto riporta sportmediaset.it, a breve ci sarà un vertice di mercato fra i Gunners ed i capitolini per definire la situazione del talento argentino. Gli inglesi puntano al ribasso, i biancocelesti contano di non scendere dalla richiesta iniziale.

     
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    Carrizo, l'agente: "Sta decidendo se lasciare la Lazio o restare... tra qualche giorno ne sapremo di più"


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    La squalifica di Federico Marchetti con il Chievo, per una vecchia espulsione del portiere con la Primavera del Cagliari, potrebbe a sorpresa far portare in panchina della Lazio, Juan Pablo Carrizo. Il portiere argentino continua a rappresentare un peso per la società capitolina che ha affidato la maglia di titolare all’ex numero uno del Cagliari. Tramontata la pista Ajax, si riaffaccia il River Plate, che vuole risalire in Primera divisione affidando la guardia della propria porta a Carrizo. I microfoni di Itasportpress.it hanno raggiunto in Argentina Pablo Sabbag agente del portiere. “Non sa bene ancora se tornare in Argentina o restare in Europa –spiega il procuratore-. Deve decidere in fretta. Io ho avuto un contatto con la dirigenza biancoceleste nei giorni scorsi e non ho in agenda altri appuntamenti per questa settimana. Per ora non posso dire altro, aspettiamo qualche giorno per conoscere il futuro del mio assistito”.
     
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  4. endo765
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    Lazio, Shaqiri alternativa a Zarate

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    La Lazio intende cautelarsi qualora Mauro Zarate dovesse andar via. Il nome buono per l'attacco è quello di Xherdan Shaqiri del Basilea, che ha un costo di 8 milioni di euro, spesa non impossibile da sostenere per Claudio Lotito

     
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    Lazio, sirene francesi per Floccari


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    La Lazio deve chiudere il mercato all'insegna dello sfoltimento della rosa, soprattutto nel settore offensivo, i cui interpreti sono tanti e forse anche troppi per Edy Reja. Come Mauro Zarate, destinato all'Inghilterra, anche Sergio Floccari (29) potrebbe valicare le Alpi per trovare una nuova sistemazione. Secondo lalaziosiamonoi.it, il bomber calabrese piace a Lille, Olympique Marsiglia e Saint-Ètienne. Per lui non mancano però richieste dall'Italia: si parla di Genoa, Fiorentina e Parma.
     
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    Corradi: "Cessione Zàrate penalizzante, ma forse è meglio così..."


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    “La cessione di Zàrate penalizza la Lazio, ma quest’anno Lotito ha deciso di investire seriamente”. E’ in chiaro-scuro il giudizio sul mercato condotto dal club biancoceleste da Bernando Corradi, ex attaccante laziale (dal 2002 al 2004), intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, nel contenitore “1900, laziali doc”: “Credo che questa volta il presidente abbia deciso di fare investimenti importanti – ha esordito la punta senese – Si è reso conto che mancava davvero poco per migliorare la posizione della scorsa stagione. E’ chiaro, che la squadra esce penalizzata dalla partenza dell’argentino. Zàrate è uno di quei giocatori che può fare la differenza, ma Roma è un ambiente particolare e visto gli screzi che ci sono stati forse è meglio cosi per tutti”. “Una sconfitta per tutti”, come quella che ha portato allo stop del campionato per il mancato rinnovo del contratto collettivo: “I problemi veri sono altri rispetto a quelli calcistici. Con un po’ di buon senso si sarebbe potuto trovare un accordo. I tifosi non hanno avuto il piacere di andare allo stadio, i calciatori non hanno potuto fare il proprio lavoro e lo steso vale per i presidenti. Credo, però, che anche alcune situazioni sono state strumentalizzate contro i giocatori. E’ facile puntare il dito contro i grossi guadagni che percepiscono, ma dietro a questo c’è una macchina tale da sostenere tutta l’azienda calcio”. Lo sciopero è stato lo specchio fedele di un’involuzione costante del calcio italiano: “Premier e Liga hanno un appeal maggiore, ma hanno anche delle agevolazioni finanziare che in Italia non esistono – spiega Corradi, che in passato ha vestito la maglia di Valencia e Manchester City - . Sembra che all’estero si cerchi di aiutare in tutto e per tutto i club, mentre da noi ci sono delle difficoltà oggettive, date anche da una cultura sportiva sbagliata”. L’ultima battuta è sul suo futuro: “Ora ho tante cose in testa, potrei smettere di giocare anche in questa stagione, ma vorrei, comunque, restare nell’ambito calcistico, magari come dirigente”, ha concluso Corradi.
     
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    Hernanes: "Voglio migliorarmi sempre di più e voglio farlo con la Lazio"


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    "Ogni stagione ho i miei obiettivi e fare più gol dell’anno passato è uno di questi. Sono felice di avercela fatta con la Lazio, voglio superarmi ancora di più”. Hernanes vuole sempre migliorare, non si pone limiti, vuole superarli. Il Profeta è stato intervistato dal portale carioca “R7 Esportes” e, come riporta il corriere dello sport a firma Daniele Rindone, il numero 8 biancoceleste crede fermamente nella nuova Lazio che è nata ad Auronzo di Cadore: “Abbiamo una squadra forte. La maggior parte dei giocatori che hanno fatto bene l’anno scorso sono rimasti ed altri forti ne sono arrivati. Ma non voglio creare aspettative, preferisco dire che la Lazio è competitiva, dobbiamo dimostrare sul campo il nostro valore”. Nel reparto avanzato gioca con top player del calibro di Klose e Cisse, un trio devastante che condivide lo stesso sogno, quello di essere una pedina importante per la propria Nazionale. Hernanes non ha partecipato all’ultima Coppa America, competizione dove il suo Brasile ha deluso le aspettative ma per il futuro in verde-oro è fiducioso: “Menezes, durante la nostra ultima conversazione, mi aveva spiegato che le mancate convocazioni non erano dovute all’espulsione con la Francia, i motivi sono altri. Io sono molto tranquillo, sono fiducioso, sono certo che sarà un anno buono e positivo. Sono molto motivato e concentrato, dobbiamo aspettare e vedere cosa accadrà. Se farò bene con la Lazio ci saranno più possibilità di tornare in Nazionale”. Gli viene chiesto se tornerà mai al San Paolo, il club che l’ha consacrato al grande calcio: “Ho due obiettivi. Il primo è crescere, migliorare tutto quello che ho fatto l’anno scorso e voglio farlo con la Lazio. E poi punto alla Coppa del Mondo del 2014. Questi per ora sono i miei sogni, oggi non penso ad un ritorno al San Paolo”. Vuole solo la Lazio Hernanes, un ragazzo umile, sempre sorridente e disponibile con i tifosi biancocelesti, un calciatore dalle grandi potenzialità che ha imparato molto nel nostro paese. Il calcio italiano è diverso da quello sudamericano, così come i calciatori incontrati fino ad ora: “Ho dovuto imparare nuove tecniche offensive, adesso prendo palla più avanti, è stato il primo passo. Prima attuavo un gioco diverso, l’obiettivo principale era conquistare il pallone. I calciatori oggi devono essere bravi nella doppia funzione, quando si è in possesso palla e quando no, non si tratta solo di saper giocare sulla trequarti o da attaccante. Sto crescendo, sto lavorando per completarmi”. L’ultima battuta è sulla mancata partenza del campionato: “Volevo iniziare a giocare, stiamo preparando il debutto in campionato da due mesi, è un periodo lungo, sarebbe stato bello scendere in campo prima. Venerdì finalmente si partirà”.
     
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    Lazio, Konko recupera per il Milan


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    La Lazio ritrova una pedina molto importante in vista dell'esordio in campionato a San Siro contro i campioni del Milan. Edy Reja potrà, infatti, contare sull'apporto di Konko, terzino arrivato in estate al posto di Lichtsteiner e rimasto fuori circa un mese per lo stiramento al polpaccio.
     
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    Pellissier lancia la Lazio: "Mi piace molto, è la terza incomoda nella corsa al titolo"


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    La partenza di Mauro Zarate ha lasciato delusione e amarezza in molti tifosi laziali. Ma la Lazio, anche senza l'argentino, rimane squadra competitiva. Klose dimostra in ogni occasione di essere attaccante di primissima qualità, Cisse ha già fatto innamorare la piazza e ha dato saggio delle sue dirompenti capacità. Marchetti offre garanzie e gli altri sono giocatori di esperienza e qualità che sicuramente daranno un contributo alla Lazio. Insomma il bilancio rispetto alla scorsa stagione sembra essere in attivo. Senza trascurare che i biancocelesti avranno un Hernanes in più nel motore. Il brasiliano dopo un meritato riposo, ha effettuato la preparazione con la squadra e può migliorare sensibilmente la già ottima stagione scorsa. A confermare la Lazio come seria candidata ai piani alti della classifica, poi, ci hanno pensato i protagonisti del campionato che si appresta (finalmente) a prendere inizio. Prima Mazzarri e Lavezzi, poi Allegri e Conte, adesso Sergio Pellissier. L'attaccante del Chievo, in un'intervista concessa a "L'Arena", stila la sua personale griglia di partenza della nuova Serie A. "Guardando i valori, Milan e Inter credo concorreranno per la vittoria finale. Mi piace tanto la Lazio. E' la terza incomoda". Parole importanti, proferite da un calciatore esperto, da un che ne ha viste tante. La fiducia nella Lazio è tangibile, negli addetti ai lavori e nei protagonisti del campionato. Quelli a crederci, forse, meno sono i laziali stessi.
     
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    Mauri presenta la sfida con il Milan: "Partita complicata, ma la Lazio è carica"


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    Indicata da molti come possibile rivelazione della prossima stagione, la Lazio si prepara alla sfida di San Siro contro il Milan, in programma venerdì. Sarà un battesimo del fuoco per la squadra di Reja, chiamata subito all’impresa per espugnare la casa del Diavolo. Il mercato è finito e anche le discussioni che si trascinano dietro ad esso si stanno smorzando, c’è una stagione alle porte e la Lazio ci tiene a partire con il piede giusto. In nove giorni i biancocelesti saranno impegnati tre volte tra campionato (Milan e Genoa) ed Europa League (Vaslui). La partita più affascinante e difficile allo stesso tempo è quella contro i rossoneri. Al riguardo, Stefano Mauri, è intervenuto tramite le pagine del suo sito ufficiale. “Oggi ricomincia la preparazione, in vista dell'esordio a San Siro di venerdì prossimo. L'esordio fuori casa, contro i Campioni d'Italia in carica, è forse la partita più complicata che ci poteva capitare...ma saremo pronti e carichi”. Parole che testimoniano lo stato d’animo del gruppo laziale. Conscio delle insidie ma anche voglioso di compiere il primo grande passo della stagione.
     
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    Tra carica e ricordi, Mauri: "Mio padre mi ha trasmesso la sua passione...Così sono cresciuto"


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    Lazio e Mauri sono pronti per la sfida contro il Milan. Il centrocampista, sul suo sito internet, ha dichiarato di essere carico e pronto per la gara di San Siro. Sarà titolare a Milano, partirà da destra nel 4-2-3-1. Dovrà garantire assist a Klose e magari segnare qualche gol. Mauri è nato a Monza e cresciuto a Lesmo. Ha studiato elettronica e telecomunicazioni a Vimercate diventando poi perito elettronico: “Una carriera che sognavo fin da bambino quando mio nonno Carlo mi accompagnava agli allenamenti dopo la scuola perché i miei genitori non ce la facevano a causa del troppo e duro lavoro. Un percorso a cui aspiravo negli anni dei duri sacrifici, quando adolescente dovevo rinunciare alle uscite serali con gliamici per dedicarmi al calcio e al mio diploma di Elettronica e Telecomunicazione” ha spiegato sempre sul suo portale internet. A spingerlo verso il mondo del calcio fu il padre: “Una passione che ha saputo infondermi mio padre quando ha capito che il nuoto non faceva per me. Papà ha sempre giocato a pallone e mi ha seguito e spronato con critiche dure ma sempre costruttive”.

    PRIMI PASSI. A 8 anni firmà il suo primo cartellino con il Casati Arcore, a pochi chilometri dalla residenza di Silvio Berlusconi. Fece anche un mese di stage con l’Inter ma alla fine non fu preso. Da bambino gli piaceva Evani: “Correva avanti e indietro e recuperava palloni, ma faceva anche assist per i gol e lo prendevo come esempio”, spiegò il Mauri in un’intervista. Da giovane entrò a far parte delle giovanili del Monza, a diciassette anni andò al Brugherio, poi al Meda in C2. Il salto di qualità –come riporta il Corriere dello Sport, a firma di Daniele Rindone- lo fece nel Modena in serie B. Ha già segnato al Milan in passato: nella disastrosa serata all’Olimpico dove i biancocelesti persero 1-5 nel 2007. Altri due gol glieli segnò quando indossava la maglia dell’Udinese. Mauri vorrà segnare a San Siro, davanti i suoi genitori. Ma anche davanti al ct della Nazionale italiana, Cesare Prandelli per riconquistarsi il posto in azzurro: Euro 2012 si avvicina e il brianzolo non vuole mancare.
     
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    Hernanes, la sfida al Diavolo per ricominciare ad incantare e coltivare il sogno Selecao


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    Quando Leonardo era ancora rossonero, indicò in Hernanes il colpo perfetto per il centrocampo milanista. Braida volò a San Paolo, ammirò il brasiliano, ne rimase piacevolmente colpito e riportò il suo entusiasmo a Galliani. Hernanes era l’uomo giusto per completare il centrocampo rossonero, il giocatore adatto a raccogliere l’eredità lasciata da Kakà. Ma le trattative con il San Paolo si arenarono subito. Come riporta il Corriere dello Sport, il club Tricolor, chiedeva 20 milioni, troppi in quel momento per il Milan. Il Diavolo venne ammaliato, abbagliato e colpito dal Profeta, ma non riuscì a tentarlo, non al punto giusto. Così l’anno dopo arrivò la Lazio e riuscì a strapparlo al club brasiliano per circa 11 milioni. Un affare. Hernanes ha stupito subito, nonostante una tour de force di partite e una preparazione mancato. 11 gol e record di centrocampista più prolifico di sempre raggiunto (in coabitazione con Nedved). L’anno scorso cambiò calcio e stile di vita in pochissimi giorni senza avvertire il distacco.

    Alla sfida con il Milan tiene in modo particolare. Un po’ perché al Milan è stato vicino, un po’perché in rossonero giocano tanti brasiliani. Nel settembre scorso con un’azione dirompente tagliò in due la difesa rossonera e servì l’assist del pareggio a Floccari. A Milano, invece, rimase nell’ombra. Allora quale occasione migliore della prima partita di campionato per lasciare il segno? Ci tiene a fare bene Hernanes, anche per spedire un messaggio a Mano Menezes. Il Ct brasiliano continua ad ignorarlo. Non lo ha convocato nemmeno per l’amichevole contro il Ghana giocata a Londra. Il Profeta sogna il mondiale del 2014, quello da giocare in casa. La Lazio deve essere il suo trampolino di lancio. E’ stato cercato in estate. Le magie con la maglia biancoceleste non sono passate inosservate in Europa. Come riporta la Gazzetta dello Sport, l'Adidas, suo sponsor, gli ha fatto firmare il rinnovo del contratto con bonus legati alle presenze con la maglia del Brasile. Si torna sempre lì, al sogno verdeoro. La Lazio, intanto, se lo tiene stretto. Ha bisogno del suo Profeta, perché c’è un Diavolo da esorcizzare.

     
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  13. X.Antonio!
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    Beh, io punterei su di lui in Nazionale, non vedo perchè uno che fa il fenomeno in Italia debba essere messo da parte per dei fenomeni in Brasile che devono ancora maturare e poi detto in pura franchezza io preferisco uno come Hernanes che è più umile e dimostra il suo valore anche senza ingenti milioni che uno come Neymar che vuole i Strabilioni di Barcellona e Real Madrid.
     
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  14. • Cristian_<<
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    Klose ritarda il rientro, ma Reja è tranquillo, a Milano ci sarà.


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    Formello – Tutti lo aspettavano, un manipolo di tifosi si è assiepato fuori dai cancelli del centro sportivo di Formello sin dalle ore 15, il panzer tedesco è il nuovo idolo della tifoseria, ma a suon di prestazioni e di gol. Klose era atteso oggi nel quartier generale biancoceleste, il suo ritorno alla base è slittato a causa di una coincidenza aerea mancata. Tornerà in serata, poco male, perché ha già assicurato a Reja la sua presenza a San Siro nelle prima vera super sfida della stagione. Milan-Lazio, per alcuni, sarà già un match da dentro fuori, non c’è dubbio che il tecnico biancoceleste vuole affidarsi ai suoi giocatori migliori. Il numero 25 teutonico è l’elemento decisivo per mettere in pratica il gioco che ha in mente Reja, è il vero regista offensivo, colui che può favorire gli inserimenti dei trequartisti e spaccare le difese avversarie. Klose e Lulic hanno dunque saltato l’allenamento pomeridiano, una seduta di scarico dopo la partitella amichevole di ieri contro la Primavera. La giornata di oggi sarebbe stata comunque una giornata di riposo per coloro che tornavano dagli impegni nazionali, da domani si ricomincia a fare sul serio. Dopo la conferenza del tecnico sarà già il momento della rifinitura e delle scelte. Ci sarà da riflettere a fondo anche sulla panchina, con lo slittamento del campionato le gambe non girano ancora come si vorrebbe e qualche inserimento a partita in corso sarà fondamentale. La patata bollente a Reja, l’ha tolta Cana, che si è fermato a seguito di un problema muscolare. Il centrocampista albanese nel pomeriggio si è recato alla clinica Paideia per una ecografia, la quale ha evidenziato una lesione di I° grado al retto-femorale, la sua prognosi è di circa 15 giorni. Il neo acquisto biancoceleste sarà costretto a saltare le prossime 4-5 partite (Milan, Vaslui, Genoa, Cesena e forse Palermo), che si giocheranno in rapida successione. Senza di lui il mister laziale porterà in campo, oltre ai classici undici, due giocatori per reparto: due difensori (Scaloni e Diakitè), due centrocampisti (Matuzalem e Gonzalez) e due attaccanti (Kozak e Rocchi). Più difficile che rientri Lulic nei convocati, l’esterno slavo con la sua Bosnia ha giocato 180 minuti nelle due sfide con la Bielorussia tra ieri e venerdì scorso. In attesa dell’allenamento di domani (ore 14.45) non arrivano smentite dal campo per quello che riguarda modulo e uomini da impiegare a Milano. Il 4-2-3-1 sembra una sicurezza, così come il pacchetto arretrato composto da Konko, Biava, Dias e Zauri. Ledesma e Brocchi, in mezzo al campo, sono in vantaggio su Matuzalem; Mauri, Hernanes e Cisse risultano gli intoccabili del “4-2-fanatsia”. Reparto infermeria: ancora solo terapia per Radu, che di fatto figura come l’unico infortunato (oltre a Cana) di casa Lazio. Per il rumeno si prevede un rientro a fine mese, ma il ginocchio procura ancora diversi fastidi.
     
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  15. • Cristian_<<
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    Lazio, Cana salta trasferta Milano


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    (ANSA) - ROMA, 7 SET - Per l'esordio in campionato contro il Milan a San Siro, il tecnico della Lazio, Edy Reja, non potra' contare sul centrocampista albanese Lorik Cana. L'ex idolo dei tifosi del Marsiglia ha infatti riportato al termine dell'allenamento di ieri una ''lesione di primo grado a carico del muscolo retto femorale della coscia destra''. Lo ha annunciato il club biancoceleste sul proprio sito Internet, al termine degli esami strumentali eseguiti nella Clinica Paideia di Roma.
     
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